Ogni mattina, a Bari, un residente di via Glomerelli si sveglia e sa che dovrà stare attento quando mette il piede fuori da casa altrimenti verrà investito. La citazione è comica ma in questo caso c’è davvero poco da ridere. I cittadini delle case popolari di questo quartiere “dimenticato” vivono fin da principio con un problema non di secondaria importamza: la mancanza del marciapiede.

Ogni uscita, per andare a fare la spesa o qualsiasi altra commissione, si trasforma in una vera e propria sfida per la sopravvivenza. Se non hai l’automobile non c’è scelta: ogni residente deve superare un tratto infernale di 400 metri tra andata e ritorno senza marciapiede, a ridosso di un muro di cinta e fra le erbacce incolte.

Ma il pericolo più grande è rappresentato dal traffico veicolare. Via Glomerelli è infatti molto frequentata visto che collega via Bruno Buozzi con via san Giorgio Martire e quindi la zona del Ponte Adriatico: ci passano continuamente auto, furgoni e scooter ma anche pullman, tir e trattori.

La soluzione già ci sarebbe: un passaggio pedonale “interno” che permetta ai residenti di raggiungere direttamente via Bruno Buozzi e le relative attività commerciali in totale sicurezza e comodità. Il perché non venga realizzata è un mistero che gli stessi condomini non sanno spiegarsi.