“Se fermi la catena sei un mostro”, recita il messaggio che da qualche tempo gira alla velocità della luce su Facebook e WhatsApp. Io stesso oggi ne ho ricevuti dieci. E ieri altri cinque. Si richiede sangue per un povero bambino di 17 mesi, colpito da una leucemia fulminante.

Quale mostro, in effetti, spezzerebbe la catena si trattasse davvero di un gesto di solidarietà? In realtà si tratta di una bufala e persino delle peggiori, perché fa leva sulla sensibilità del destinatario. Non si tenta di recepire dati, non si rubano identià.

Si tratta di un messaggio fine a se stesso, in cui si invita a chiamare Riccardo Capriccioli al 3282694447, un numero di telefono neppure abilitato a ricevere chiamate. Donate sangue, soprattutto durante in periodo estivo. Fatelo senza farvi condizionare negativamente dalle richieste farlocche. Ci sono tante persone, anche bambini, che hanno davvero bisogno di aiuto.