“Le gravi carenze di organico a tutti i livelli, a seguito dei tanti anni di blocco delle assunzioni, hanno determinato seri problemi nella gestione quotidiana dei servizi e delle unità operative di ogni tipo”. Il segretario territoriale della Fsi-Usae Bari Taranto, Francesco Balducci, denuncia, in una nota indirizzata a Giancarlo Ruscitti, commissario del Policlinico, e a Vito Montanaro, direttore generale Asl Bari, la situazione in cui si trovano ad operare gli ospedali della città metropolitana.

“I problemi maggiori – sottolinea Balducci – si riscontrano nelle unità operative di degenza, nell’area dell’emergenza ed anche nelle unità operative di terapia intensiva, sub intensiva e pronto soccorso. Con riferimento all’area del comparto, i nostri ospedali sono lontani dagli standard organizzativi e di dotazione organica delle regioni cosiddette virtuose”.

“Le carenze di organico comportano un aumento dei carichi di lavoro e turni di lavoro straordinario ormai insostenibili, – aggiunge – causando un aumento del logorio psicofisico. Se consideriamo che l’età media del personale infermieristico è di circa 50 anni e che quasi il 70% è costituito da donne, è inevitabile che un’alta percentuale sia affetta da limitazioni anche gravi e per tali lavoratori, tuttora, non vi è la possibilità di assegnazione ad attività compatibili con le limitazioni, ciò in aperta violazione delle previsioni normative in materia di sicurezza sul lavoro. La carenza di organico rende anche impossibile la conciliazione dei tempi di vita familiari con quelli lavorativi, determinando ulteriore frustrazione e stress”.

“È evidente – scrive il segretario – che se il sistema non è ancora collassato lo si deve al personale precario che da anni attende delle risposte in merito alla stabilizzazione del rapporto di lavoro, pur avendo maturato i requisiti di legge. Va chiarito, altre sì, che pure a stabilizzazione avvenuta non si avrà un aumento della dotazione organica, poiché detto personale è già in servizio e fa parte dell’attuale carente dotazione. Per questo è indispensabile avviare l’assunzione di nuovo personale”.

“Ma gli effetti degli organici – incalza Balducci – sottodimensionati si ripercuotono negativamente anche sugli utenti e sulla operatività dei servizi. Per questo è necessario che ogni utile risorsa del bilancio sanitario regionale e delle aziende sanitarie venga impiegata per l’adeguamento delle dotazioni organiche ai migliori standard nazionali”.

“Per questo motivo – conclude il segretario regionale della Fsi-Usae – chiediamo:  l’immediato avvio delle procedure di assunzione dalla graduatoria già approvata del concorso per infermieri della ASL Bari, consentendo finalmente la stabilizzazione dei precari ex DPCM e l’immissione in servizio di nuovi personale al fine di sopperire alla carenza di organico; l’avvio delle procedure per la stabilizzazione dei precari aventi i requisiti della ‘Madia’ e la ridefinizione delle dotazioni organiche, tenendo conto delle reali necessità dei servizi, dell’utenza e dei diritti dei lavoratori”.