“Profondo cordoglio nei confronti della comunità cittadina bitontina e solidarietà al sindaco Michele Abbaticchio, per il grave ed increscioso episodio di criminalità organizzata che ha tolto la vita alla signora Anna Rosa Tarantino, facendo sprofondare nel buio della violenza e della prevaricazione l’immagine della città di Bitonto ed il senso civico di appartenenza ad una città tanto artisticamente bella da ammirare quanto difficile da vivere nel quotidiano”. Così la Cisl all’indomani dell’agguato consumatosi ieri per le vie della città in cui ha perso la vita un’anziana innocente che nulla aveva a che fare con i clan e con lo spaccio di droga sul territorio.

“Disoccupazione dilagante, soprattutto giovanile, disagio e devianze sociali, povertà diffuse – scrive il sindacato – sono i peggiori ingredienti che sfornano a Bitonto, come a Bari ed in ognuno dei 41 comuni del territorio metropolitano barese, una torta del crimine organizzato che tortura il vivere e il convivere in pace e in sicurezza dei nostri cittadini e delle nostre concittadine”.

“Se 12 clan solo nella Città di Bari ed altri 14 clan nel resto della provincia – osserva la Cisl – non vedono arrestare non solo la loro ascesa ma soprattutto la loro spregiudicatezza nel colpire i loro nemici e le vittime innocenti, una signora anziana di 84 a Bitonto, bambini in altri comuni, ecco allora che la questione sicurezza deve tornare sul banco degli imputati per le gravi lacune che caratterizzano non certo lo sforzo immane delle forze di Polizia e della Magistratura, ma soprattutto la reale efficacia del sistema sanzionatorio delle condotte penali, troppo condonate e mitigate dalla moda imperante del perdono sociale a gratis”.

“Il diavolo è come un serpente a sonagli, non gli si può accarezzare la testa, perché morde e ti avvelena. Se chiediamo solo contingenti operazioni straordinarie di controllo del territorio, avremo solo un effetto tampone, una sorta di stop and go che hanno sempre caratterizzato i processi criminali alle nostre latitudini”.

“Prevenzione e cultura nelle scuole – questa in conclusione la ricetta del sindacato – legislazione penale più severa e meno condonante nei programmi politici e soprattutto lotta seria e senza tregua agli interessi strategici della criminalità organizzata cioè mercato della droga e delle estorsioni, ci faranno piangere qualche vittima innocente di mafia in meno e non piangeremo invano la morte della nostra mamma, della nostra nonna Anna Rosa Tarantino”.