“Il numero è assolutamente impressionante, e non può essere solo frutto di una coincidenza. Quindi, qualcosa ci deve essere. Aspettiamo. La cosa che possiamo fare è sollecitare, se ci sono stati risultati, quali sono gli esiti delle indagini in corso”. Palazzo della morte in via Archimede, a Bari, dopo i primi sopralluoghi e l’inchiesta avviata dalla Procura, l’assessore all’urbanistica Annamaria Curcuruto torna a parlare del caso in Consiglio regionale rispondendo a un’interrogazione.

“Mi riservo di avviare questo tipo di richiesta, anche stabilendo di installare un monitoraggio per capire se ci sono periodicamente degli elementi – ha aggiunto – potrebbero non esserci nel momento della rilevazione. Potrebbe esserci, in un rilevamento periodico, invece, una rilevazione più in là. Mi impegno – ha concluso l’assessore Curcuruto – a chiedere all’ASL e all’ARPA se ci siano stati già dei risultati delle analisi effettuate”.

“Sono in corso delle indagini dell’ARPA a tutto campo. Qui abbiamo delle possibili fonti di inquinamento. Uno è l’inquinamento elettromagnetico a causa di antenne lì in zona. L’ARPA – ha evidenziato l’assessore – ha rilevato che non esistono dati rilevanti di carattere elettromagnetico. Esiste la collinetta ex discarica dei rifiuti del Comune di Bari, quindi anche quella potrebbe essere una fonte. A noi risulta la richiesta di intervento a novembre da parte dell’ARCA, proprio fatta rispetto all’ASL e all’ARPA. Quindi, attendiamo che ci siano valutazioni in questo senso”.