La riunione tra sindaco, dirigente scolastica e genitori della Collodi, tenutasi ieri sera nella sala del Consiglio comunale a Casamassima, sembra aver portato più confusione che altro. Molte domande, poche risposte e comunque confuse.

Resta confermato che, fino al completamento dei lavori per l’adeguamento sismico della Collodi, le nove classi dell’asilo si divideranno prima tra quatro aule della Collodi e due della Ciari (un’aula e il salone mensa usato come aula) e successivamente al Majorana, quando sarà stato adeguato per accoglierle.

A suscitare maggiore malcontento di tutti, la circostanza della turnazione della scolaresche tra le aule della Collodi e della Ciari, posto che le classi sono nove ma i locali solo sei. Pertanto, ogni su tre settimane di frequenza, starà due settimane al plesso COllodi e una al plesso Ciari. Di fatto, ogni due settimane i bambini dovranno traslocare da un plesso all’altro.

Questo comporta problemi al livello logistico e di trasporti. I genitori hanno chiesto che venisse istituito un servizio bus per questo periodo di transizione, che possa agevolarli nella gestione degli spostamenti, anche perchè tra i due plessi c’è parecchia distanza. Non hanno avuto risposta.

In più va aggiunto che per poter avviare l’anno scolastico, la preside necessita delle autorizzazioni da parte di Vigili del Fuoco e Asl che certifichino per la Collodi il ripristino dei locali a uso didattico in totale sicurezza, e per la Ciari che l’edificio paossa sopportare l’insderimento di altri 56 alunni ai fini della prevenzione incendi e che i pasti possano essere somministrati in aula. Senza queste autorizzazioni, la dirigente non avvierà le lezioni. Oggi è già venerdì e sembra che questo farà slittare di molto l’inizio dell’anno scolastico. Alla domanda su che fine faranno i bambini se tali autorizzazioni non dovessero arrivare, perchè la scuola è inagibile, nessuna risposta.

Il punto è che alternative non ce ne sono, se non carbonare, ma la situazione è talmente disperata che i genitori stanno prendendo in considerazione persino quelle, come, ad esempio, la possibilità di riunire i bambini in gruppetti e, con un organizzazione strutturata, far partire l’anno scolastico da casa.

In ogni caso il sindaco ha assicurato che lunedì le classi saranno pronte. Questo però non significa che saranno aperte ai bambini.