Casamassima, provincia di Bari, un conflitto virtuale tra ex coniugi su TikTok e Instagram ha avuto un esito tragico l’11 ottobre scorso, quando un uomo di 43 anni è stato brutalmente aggredito in piazza Aldo Moro. Secondo quanto riportato dai Carabinieri, la vittima è stata presa di mira da cinque individui armati di mazza da baseball e tirapugni, che hanno prima danneggiato la sua auto e successivamente lo hanno accerchiato, colpendolo ripetutamente, nonostante fosse già a terra e privo di difese. Le indagini condotte hanno portato all’arresto di sei persone, tra cui la presunta mandante del pestaggio.

L’aggressione, secondo quanto emerso dagli investigatori, sembra essere stata orchestrata dall’ex moglie della vittima, la quale, indispettita dagli scambi di battute offensive sui social media, avrebbe chiesto a parenti e conoscenti di infliggere una “lezione esemplare” al suo ex marito, colpevole di averla offesa. Le misure cautelari, emesse dal giudice per le indagini preliminari di Bari, sono scattate sulla base dell’accusa di tentato omicidio aggravato.

Le prove raccolte dagli inquirenti includono le immagini delle telecamere di sorveglianza e testimonianze oculari. La mazza da baseball e il tirapugni utilizzati nell’aggressione sono stati sequestrati, contribuendo a consolidare il caso della procura. Gli arrestati dovranno ora rispondere delle loro azioni di fronte alla giustizia.

Questo drammatico episodio solleva ulteriori preoccupazioni sull’escalation di conflitti virtuali che sfociano in violenza fisica nella vita reale. La tecnologia e i social media, sebbene abbiano facilitato la connessione tra le persone, possono altresì amplificare tensioni e conflitti, portando a conseguenze potenzialmente letali. La storia di Casamassima è un monito sull’importanza di gestire in modo responsabile le dispute online e di evitare che si trasformino in tragedie reali.