Vittorio Carra è il referente per la viabilità e sicurezza del Policlinico di Bari. Dopo più di 10 anni da dipendente dell’ospedale cittadino, prima alla gestione area tecnica, poi alla sicurezza, Vittorio sostiene di aver accumulato una grande serie di esperienze e di documenti che testimonierebbero molte situazioni critiche, al limite della legalità, nell’ospedale.

Tra pressioni sugli appalti, spaccio di droga nel quartiere ospedaliero, microcriminalità, mala gestione dei servizi, la lista delle situazioni di cui Carra dice di esser stato testimone è lunga e la voglia di parlare del dipendente tanta. Ma perché parlare ora?

Il suo lavoro come dipendente dell’ospedale, riferisce l’uomo, lo ha portato nel tempo a farsi molti nemici e, a suo dire, è “pericoloso” per lui continuare a ricoprire questo ruolo nel Policlinico. Addirittura, riferisce, ogni singolo documento di cui è entrato in possesso, più un memorandum da aprirsi in caso dovesse accadergli qualcosa, sono depositati presso un avvocato. La speranza e l’appello di Vittorio al governatore Emiliano sono di essere rimosso dal suo incarico al Policlinico, per essere riassegnato in Regione.

Noi abbiamo deciso di dare spazio a Vittorio, e ascoltare le sue dichiarazioni, che l’uomo fa a titolo personale, dal momento che si tratta pur sempre del referente per la sicurazza e la viabilità del Policlinico e comunque un dipendente ospedaliero da più di 10 anni.

Cominciamo oggi con il primo di una serie di appuntamenti con le dichiarazioni di Vittorio Carra, trattando oggi dei fenomeni di microcriminalità, come furti, spaccio di droga e aggressioni, che avvengono all’interno del nosocomio.

Come sempre, noi restiamo a disposizione di chiunque, dal Policlinico o dalla Regione Puglia, volesse ribattere alle dichiarazioni di Vittorio Carra, mettendo a disposizione la medesima vetrina.