Torniamo a parlare ancora una volta della “Casa della Salute” di Casamassima. Il plesso, costato 3 milioni di euro e ultimato nel 2011, potrebbe essere finalmente pronto e operativo a trecentosessanta gradi. Infatti i medici di Casamassima, che fino a poco tempo fa non sembravano disposti a trasferirsi nella struttura in provincia di Bari, pare abbiano cambiato idea, d’intesa con il sindaco Vito Cessa, dimostrando l’intenzione di aderire a questo progetto e dare vita al CPT, il Centro Polifunzionale Territoriale. Sciogliendo però alcune riserve.

Una serie di richieste messe nero su bianco, in una lettera scritta il 24 febbraio scorso, firmata anche dal sindaco di Casamassima, Vito Cessa, e indirizzata al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, al presidente del Consiglio Regionale Mario Loizzo e al direttore generale dell’ASL Bari, Vito Montanaro.

Il problema è che, al momento (e siamo a metà maggio), i medici non hanno ricevuto risposta dalla Asl.

Solo a fine febbraio – commenta il sindaco Cessa – dopo estenuanti trattative durate anni, a seguito di alcuni incontri da me promossi, otto medici hanno trovato una linea comune e l’hanno comunicata con una lettera. Da quattro mesi c’è un documento di adesione al CPT che non ha ancora ricevuto risposta.

Abbiamo una struttura completa, otto medici disponibili, ma manca ancora l’accordo tra ASL Bari e Regione Puglia. Il Piano di Riordino Ospedaliero in atto, prevede la chiusura di numerosi ospedali in Puglia a favore dell’apertura di Presidi Territoriali Assistenziali (PTA) proprio come quello che la Città di Casamassima ha già praticamente pronto, ma tutto è immobile. La salute non può aspettare“.

Infatti proprio domani, 17 maggio, si riunirà il Comitato Permanente Aziendale dell’ASL Bari, per discutere del piano di Riordino e tentare di capire la gestione dei plessi ospedalieri in provincia di Bari. Da Casamassima arriva così un invito forte a decidere sul futuro della Casa della Salute.