Riceviamo e pubblichiamo, all’indomani della manifestazione del personale della Croce Rossa contro il decreto di privatizzazione dell’ente, una lettera del senatore Aldo Di Biagio. Con questa interrogazione appena depositata, Di Biagio non è l’unico parlamentare a dichiarare di voler chiedere chiarimenti in merito alla privatizzazione.

Stamattina ho depositato un’interrogazione ai ministri per pubblica amministrazione, della Salute e della Difesa, in merito alle criticità che potrebbe sollevare l’attuazione del decreto concernente i criteri per la mobilità del personale dipendente a tempo indeterminato tra gli altri, della Croce Rossa italiana, noto come DM Madia. Infatti, stando alle disposizioni del DM i dipendenti CRI, possono indicare tra le destinazioni solo posti  presso determinate amministrazioni, limitando di fatto la possibilità di espressione delle preferenze rispetto a quanto previsto per le altre categorie, escludendo le assegnazioni presso amministrazioni più armoniche in termini di continuità operativa con le attività della CRI, con una inevitabile conseguenza in termini dispersione. Appare ulteriormente paradossale che l’assegnazione ai dipendenti CRI avvenga dopo che, per ciascuna provincia, siano stati assegnati tutti posti disponibili nelle regioni e negli enti locali  e soprattutto che a loro si applichi esclusivamente il trattamento nella amministrazione di destinazione legittimando nei fatti una disciplina di mobilità di subordine rispetto agli altri lavoratori. Queste disposizioni rendono maggiormente complesso uno scenario in cui i punti di opacità erano già evidenti in ragione dell’attuazione di una riforma articolata e per certi aspetti confusa che sembra poco armonizzarsi con gli attuativi emanati nel corso dell’iter di privatizzazione, per questo chiedo ai ministri di rivedere la  disciplina attualmente prevista dal decreto affinché vi siano le condizioni per prevedere una proroga dell’entrata in vigore della stessa al fine di consentire una eventuale, quanto auspicabile, armonizzazione di questa con gli step attuativi del dlgs 178 del 2012“.