Gli utenti delle Ferrovie Sud Est non ce la fanno proprio più. I continui disservizi offerti dall’azienda hanno portato i viaggiatori ad una esasperazione tale da sentirsi in dovere di fare qualcosa per cambiare la loro triste e quotidiana realtà fatta di puntualissimi ritardi, corse soppresse, porte che non si aprono e chi più ne ha più ne metta.

Qualche settimana fa i più volenterosi hanno lanciato una petizione, una raccolta firme indirizzata agli amministratori delle Ferrovie del Sud Est e Servizi automobilistici Srl, al presidente Regione Puglia, all’assessore ai Trasporti Regionali Pugliesi e al Ministero dei Trasporti, chiedendo di trovare immediata soluzione al caos con il quale sono costretti ad imbattersi tutti i giorni. Nel frattempo, però, a lavorare ci devono andare lo stesso. Nasce così l’idea di una protesta civile, pacata ma pungente.

Il treno arriva con venti minuti di ritardo? Vorrà dire che mostrerò il mio regolare titolo di viaggio con venti minuti di ritardo rispetto alla richiesta del controllore.

Il video che vi mostriamo in esclusiva è di giovedì scorso. Il treno porta in dote circa mezz’ora di ritardo. Indipendentemente dalla causa specifica della differita, dovuta ad un furto di rame avvenuto proprio su quella tratta, la circostanza abituale induce il nostro viaggiatore a mettere in atto proprio questo tipo di protesta. Il controllore, però, la prende sul personale e nonostante i toni siano vicendevolmente rispettosi, invita l’utente ad esibire il titolo di viaggia o a scendere dal treno. Il nostro amico viaggiatore non ha alcuna intenzione di abbandonare il mezzo, ha un abbonamento mensile ed il posto su quel treno gli spetta di diritto.

Se non fa come dico io faccio fermare il treno chiamo i carabinieri e lei si becca una bella denuncia per interruzione di pubblico servizio, dice il controllore. Faccia pure tanto il servizio lo interromperebbe lei, risponde il viaggiatore. Il treno intanto arriva alla stazione nei pressi dell’Ikea. Il controllore chiama il macchinista e gli ordina di non ripartire, poi chiama i Carabinieri, che gli rispondono picche. Nel frattempo la mezz’ora di ritardo è bella che passata e il viaggiatore tira fuori dalla tasca l’abbonamento.

Tutto è bene quel che finisce bene, verrebbe da dire. Ma in realtà non è esattamente così. I ritardi delle Ferrovie Sud Est continuano a tormentare i viaggiatori. Ci facciamo un giro sulla pagina Facebook “FERROVIE DEL SUD EST: la voce dei viaggiatori” e scopriamo, ad esempio, che oggi per il treno Bari-Putignano delle 12.00 erano stati annunciati 10 minuti di ritardo. Alle 12.10 arrivava un treno “datato” con 3 carrozze e svariate porte con già affissi i cartelli “guasta”. Dopo una pausa di riflessione non ben motivata, il treno partiva da Bari Centrale per poi fermarsi di nuovo a Bari Sud Est. Dove i viaggiatori venivano invitati a scendere dal treno perché le porte guaste restavano aperte durante la marcia. Saliti su uno di quei treni a due piani, dopo qualche incertezza la comitiva partita di nuovo. Risultato: 40 minuti di ritardo. Tutto ok.