QUI SANTERAMO – La situazione è più grave del previsto. L’ambulanza di Santeramo è ancora ferma (La foto  è stata scattata ieri sera alle 19.45). Un guaio ai freni l’ha resa inutilizzabile dalla mezzanotte di mercoledì scorso. Da quel momento è sostituita dal cosiddetto “jolly”, un catorcio mille usi con centinaia di migliaia di chilometri sul groppone, inviato dal Coordinamento del 118. Un mezzo che dovrebbe essere rottamato – non è il solo – e invece viaggia ancora a sirene spiegate. L’ambulanza di Santeramo, non essendoci abbastanza spazio nella postazione, è tenuta all’aperto, incustodita, tra l’altro su un’area riservata ai diversamente abili. Il colmo sarebbe se fosse ulteriormente danneggiata o se, peggio ancora, qualcuno la rubasse. A voce – chissà perché mai per iscritto – la cantilena è sempre la stessa: non ci sono i soldi. I bilanci della sanità regionale, però, sono in ordine. Bella consolazione. Pare che non ci sia ancora il via libera per il preventivo dell’officina che dovrebbe riparare l’impianto frenante. Secondo qualcuno non ci sarebbe ancora neppure il preventivo. C’era un tempo in cui chi metteva le firme sulle scartoffie, provvedeva prima alla risoluzione del problema, alla riparazione, poi si preoccupava di mettere le carte a posto. Si trattava pur sempre di un’ambulanza del 118, mica di un furgone per i traslochi. Certo, a quei tempi qualcuno individuava senza consulti e preventivi dove mandare le ambulanze in riparazione. Si è passati da eccesso all’altro.

QUI ALTAMURA – Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino. È successo ad Altamura in queste ore dopo almeno un mese di sollecitazioni. Le sirene principali della vecchia ambulanza della postazione del 118 hanno smesso di funzionare. Sono state inviate richieste di intervento, sollecitazioni – poi smarrite – altre richieste di intervento. L’invito ad arrangiarsi è stato il suggerimento più saggio elargito agli equipaggi. Nel frattempo si sono scassate anche le sirene supplementari. Hanno provato a ripararle dopo il primo guasto, ma non c’è stato niente da fare. Anche in questo caso tutto è nelle mani della burocrazia. Tutta colpa di chi autorizza, dovendo fare in modo che i conti tornino sempre. Vuoi mettere, la sanità in Puglia è stata risanata. Nel fratempo cosa è stato deciso per sostituire l’ambulanza di Altamura, visto che il muletto di Triggiano sta sostituendo quella scassata di Santeramo? Dal Coordinamento del 118 è chiesta un’ambulanza in prestito, non sappiamo se a titolo gratuito o a pagamento. Il mezzo, con autista al seguito, è quello della Pubblica Assistenza Sercorato, l’associazione di volontariato che si è aggiudicata provvisoriamente (ma non abbiamo motivo di dubitare che il questo caso l’assegnazione sia poi anche definitiva), la gara per la gestione della postazione altamurana del 118. Gli autisti della Asl nel frattempo fanno i soccorritori, i navigatori se necessario. Nemmeno questa volta è stato ritenuto opportuno mettere in moto una delle 13 automediche nuove di zecca e inutilizzate ormai da due anni. Automedica in postazione, con il supporto dell’ambulanza Victor da Poggiorsini o la Mike di Gravina. Scelte incomprensibili, forse perché – nonostante i proclami – non si riesce ancora ad avere un quadro strategico sulla gestione del 118 e più in generale della sanità.

Ci si sarebbe aspettati, soprattutto da Antonio Dibello, coordinatore del 118 barese e direttore del Pronto soccorso dell’ospedale della Murgia, un cambio di rotta. In molti casi, invece, sembra si limiti a chiedere interventi ai piani superiori senza incidere, seppure in una situazione critica, per esempio contrastando in maniera più decisa la burocrazia nemica dell’emergenza.