Evasione dei tributi sui servizi scolastici, finito il tempo dei furbetti. Dai controlli eseguiti incrociando i dati in possesso dell’amministrazione con quelli dell’Anagrafe Tributaria, i conti non tornano affatto. Giusto per dare qualche numero, per gli asili nido il Comune spende 3.940.000 euro e ne incassa 280mila, per la mensa spende 3.977.000 euro e ne incassa 1.377.000, il trasporto scolastico costa alle casse comunali 2.700.000 euro e ne rende 148mila. Le proporzioni sono ben lontane dal 40% come in realtà dovrebbe essere.

«Se tutti pagassero il dovuto potrei abbassare la Tasi – ha detto il sindaco Antonio Decaro – purtroppo non è così. Per recuperare il mancato introito dovrei aumentare l’aliquota, potrei, ma non mi va. Per questo motivo sono partiti i controlli, avevo detto che l’avrei fatto e così è stato».

Dunque, nei prossimi giorni partiranno le lettere dagli uffici comunali per aprire il dialogo con le dichiarazioni sospette, al momento si parla di potenziali evasori. In caso di autocertificazioni riportanti il falso, per gli autori scatterà la denuncia.

«Nessun bambino resterà senza pasto – ha chiarito Decaro – ma è giusto che ognuno paghi quanto deve».

Per il futuro, a partire da settembre non sarà più accetta l’autocertificazione, bisognerà presentare la dichiarazione ISEE.