Il flagello vero e proprio delle buche per le strade del Policlinico è cosa nota. Sia dall’ingresso di via Storelli che da quello di via Ennio, il manto stradale di entrambe le strade dell’ospedale che portano i mezzi al pronto soccorso sembra un percorso di guerra, disseminato di buche, crepe, pezze di asfalto e dissesti vari, impossibili da evitare per le ambulanze.

A peggiorare una situazione già di per sé disastrosa ci si mettono i furbetti della sosta. Doppie file, parcheggi a “membro di segugio” e simili, creano ulteriore intralcio e limitano ancor più lo spazio di manovra delle ambulanze all’interno del Policlinico. E fuori, la condizione delle strade non è migliore. Dissesti al manto ovunque per la città rendono al malato sul mezzo una vera tortura il tragitto che lo porterà in ospedale.

A bordo di un’ambulanza, in compagnia di un equipaggio del 118, abbiamo fatto un giro per le strade della città e del Policlinico. Legati su una barella, simulando una situazione di politrauma, abbiamo voluto documentare le condizioni di disagio, le sollecitazioni e gli urti che un paziente è costretto a subire nel tregitto fino al pronto soccorso.