L’Ugl sospende la protesta dei dipendenti del Policlinico per la mancata erogazione dei buoni pasto in assenza del servizio mensa all’interno della struttura lavorativa, come previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, in attesa di un incontro con la direzione generale dell’azienda ospedaliera, prevista per domani alle 13.

La sigla sindacale accusa il Policlinico di essere venuto meno agli accordi sottoscritti nel 2001 con gli operatori sanitari.

“A seguito di quell’accordo – comunica l’Ugl – fu avviato a far data dal 01/06/2001, il servizio mensa per i dipendenti, presso la mensa Universitaria dell’Adisu di Via Garrone, gestita dalla Società la Cascina; durante tale periodo la stessa Società avrebbe dovuto realizzare a sua totale cura e spese, le opere per la costruzione di un fabbricato (all’interno del Policlinico ) adibito a servizi e uffici nella quale sarebbero stati allocati la nuova cucina centralizzata per i degenti, e la mensa per i dipendenti, e visitatori – bar e tavola calda;
la costruzione di quel fabbricato, ivi compreso il progetto, e la concessione edilizia, con il parere favorevole del Comune di Bari, è rimasto nel cassetto di qualche progettista, nonostante l’accordo stipulato in data 10/10/2000 – tra l’azienda Policlinico e la Società appaltatrice – aggiudicataria della gara di appalto”.

La mancata realizzazione del fabbricato all’interno del Policlinico, secondo l’Ugl avrà esposto l’mministrazione a un notevole risarcimento del danno per inadempimento contrattuale in favore della Società Appaltatrice. In più, la Corte di Cassazione Civile e il Tribunale di Bari – Sezione Lavoro – hanno riconosciuto in due sentenze il diritto al risarcimento del danno in favore dei lavoratori, condannando l’azienda al pagamento di cospicue somme di denaro per risarcimenti danni in favore dei dipendenti, conseguenti alla mancata fruizione del servizio mensa, oltre le spese legali in favore degli avvocati.
A seguito di ciò, il sindacato auspica l’azienda chiuda i contenziosi in atto, che comportano il pagamento di cospicue somme di denaro per risarcimenti danni in favore dei dipendenti, e revochi la delibera n. 244 del 04/03/2014: servizio mensa in favore dei dipendenti presso la mensa Universitaria della ADISU.

“Tale revoca – spiega l’Ugl –  appare necessaria, in quanto la stessa struttura può ospitare un massimo di 160 persone, e quindi, non è sufficientemente attrezzata ad offrire il servizio di ristorazione a circa 3000 dipendenti del Policlinico di Bari – Giovanni XXIII – Studenti e Militari. Inoltre la mensa Universitaria dista dal Policlinico all’incirca 600 metri, mentre è parecchio distante dall’ospedale Giovanni XXIII, per cui, oltre ai disagi, gli stessi dipendenti non hanno in quella fascia di orario, alcuna copertura assicurativa nel caso dovesse accadere un incidente durante il percorso che conduce alla mensa Universitaria. Preso atto che, per l’erogazione dei buoni pasto ai dipendenti del Comparto, a nostro avviso, non vi siano costi aggiuntivi che gravano sul bilancio della stessa Azienda, e che la differenza del costo – tra il pasto da consumare c/o la mensa Universitaria, e il buono pasto da erogare ai dipendenti del Comparto – potrebbe essere tale da convincere questa Direzione ad addivenire ad un accordo”.