Licenziamenti Telenorba: fumata nera. L’incontro previsto ieri pomeriggio tra azienda e sindacati è saltato per ragioni che in molti non hanno ben compreso. Sta di fatto che per conoscere il futuro dei 70 dipendenti in odore di licenziamento (come previsto dal doppio piano industriale presentato dall’azienda) bisognerà aspettare l’esito della determinante riunione romana di questa mattina. Settanta famiglie vivono con grande apprensione questa importante vigilia. Alle 11.00 azienda e sindacati sono stati convocati nella sede del ministero del Lavoro. Dopo aver usufruito della cassa integrazione in deroga per due anni (l’ammortizzatore è scaduto il 30 giugno scorso) e dopo aver bussato invano e ancora alle casse della Regione Puglia, bisognerà scrivere la parola fine a questo stato di crisi e alla lunga agonia.

La scelta di far saltare il faccia a faccia conversanese ha diviso a metà i dipendenti. C’è chi è pronto a giurare che le lettere di licenziamento siano già pronte e che a Roma si vada solo per confermare il periodo nero attraversato da Telenorba. D’altro canto, l’accordo siglato dai giornalisti, farebbe tendere proprio verso questa ipotesi. Gli altri sperano nel miracolo e stanotte non ha fatto altro che pregare affinché l’azienda alla fine possa decidere di dare a tutti un contratto di solidarietà per i prossimi due anni. Lo chiedono, anche in questo invano, fin dall’inizio sia la uilm uil che la slc cgil.