La resa dei conti è arrivata. A meno di un ripensamento dell’azienda, per esempio un’apertura ai contratti di solidarietà, Telenorba si appresta a entrare nella bufera e a licenziare circa 70 persone, come già scritto in due diversi piani industriali presentati nei mesi scorsi. I numeri esatti degli esuberi con molta probabilità si conosceranno già oggi. Alle 17.30, infatti, è previsto l’incontro con i sindacati. A differenza di quanto successo per i giornalisti, tecnici e amministrativi – ci è stato riferito – non hanno intenzione di firmare nessun accordo che preveda pietre tombali sulla possibilità di fare vertenze. Si preannuncia un pomeriggio dai lunghi coltelli, che potrebbe trascinarsi per ore. Azienda e sindacati non sembrano disposti a rivedere le proprie posizioni. Licenziamenti per Telenorba; due anni a mezzo stipendio per tutti i dipendenti secondo quanto vorrebbero la slc cgil e la uilm uil.

La due giorni bollente di Telenorba si sposterà domani a Roma, per il vertice convocato alle 11.00 nella sede del ministero del Lavoro. Il 19 luglio, infatti, scadono i 30 giorni di proroga ministeriale per scrivere la parola fine su una vicenda che ormai si trascina da due anni (da quando è iniziato il periodo di cassa integrazione in deroga per i dipendenti del gruppo editoriale di Conversano). Una storiaccia che potrebbe avere un epilogo persino peggiore per decine di dipendenti e per le loro famiglie. Ripensamento o licenziamento? Questo è il dilemma.