Diciotto giornalisti hanno votato contro il documento presentato dal collega di Foggia Claudio Gabaldi, in contrapposizione a quello ufficiale (il via libera a 9 anziché 12 esuberi). Altri quattro hanno preferito non esprimere nessun parere astenendosi. Il documento prevedeva un “no” ai licenziamenti e soprattutto la richiesta dei contratti di solidarietà, con la conseguente possibilità di accedere a ulteriori ammortizzatori sociali in futuro. Solo due i voti a sostegno della proposta coraggiosa di Gabaldi. Evidentemente chi ha sottoscritto l’accordo sindacal-aziendale si è fatto due calcoli e non corre il rischio di restarsene a casa. Ancora una volta sono prevalsi gli interessi personali e gli spietati calcoli che tengono conto di carichi familiari e anzianità di servzio. Mors tua, vita mea (la morte tua è la vita mia).

Ieri pomeriggio, nella redazione di Conversano, si è consumata la tradizionale prova di codardìa. Ancora una volta Telenorba si conferma l’azienda i cui dipendenti hanno all’attivo attivo il minor numero di adesioni a qualunque tipo di sciopero o forma alternativa di cannibalismo professionale. Si sarebbe potuto prendere tempo per riuscire a strappare una accordo migliore e di maggiore garanzia per tutti. Al contrario si è deciso di non sfruttare il piccolo spiraglio che si era aperto nella trattativa sindacale. Magari saranno i tecnici a stupire azienda e telespettatori. Si vedrà. Secondo alcune indiscrezioni l’azienda aveva fretta di chiudere e raccogliere consensi ufficiosi, perché avrebbe già approntato le lettere di licenziamento. Anche il comitato di redazione si è piegato, senza reagire, al volere del padrone.

Intanto c’è la prima gatta da pelare. Si chiama Stefano Ricci. È il giornalista in servizio nella redazione di Campobasso (fin quando è esistita). Telenorba avrebbe fatto i conti senza l’oste. Ricci, infatti, a farsi sempre quei pochi calcoli, sarebbe uno dei licenziati. Secondo quanto stabilisce l’art. 29 del contratto Aeranti-Corallo, i sindacalisti con certi requisiti (quelli possediti dal giornalista in questione), sono illicenziabili. L’interessato ha già fatto pervenire una diffida al capo del personale Lorenzo Laera. Che succederà adesso? Al suo posto sarà tenuto fuori uno dei giornalisti che credono di avere la colla sulla sedia? Essendo Ricci rappresentante molisano del’Aeranti-Corallo nella Federazione della Stampa Italiana, si tratterebbe di un irrispettoso e sonoro schiaffo al sindacato. Non sarebbe il primo. Anche quest’ennesima operazione passerà colpevolemente inosservata come l’impego in azienda di personale ufficialmente in cassa integrazione; l’utilizzo di dipententi di aziende collegate o i responsabili di altri settori in posti che, secondo quanto stabilito dal piano industriale, dovrebbero essere soppressi?

Dopo aver saputo dalla Regione che non ci sono altri soldi per prolungare gli ammortizzatori sociali (i due anni di cassa integrazione sono scaduti il 30 giugno scorso), la situazione nel feudo dei Montrone è sempre più complicata. Alcuni dipendenti della cooperativa che si occuapa delle pulizie, hanno puntato i piedi e hanno rifiutato la sconcia proposta di Telenorba: meno soldi in busta paga e gli stessi lavori di sempre da sbrigare in meno della metà del tempo.

Intanto, per arginare l’emorragia di risultati, causata anche dalla riduzione del personale, Telenorba è passata al contrattacco. Da qualche tempo – a una certa ora – viene mandato in onda un programma in cui donne semi nude si contorcono in maniera sensuale a ritmo di musica, mostrando e non mostrando tutto il bene di cui Dio le ha dotate. In alternativa il palinsenso prevede la messa in onda di vecchie pellicole erotiche, come la “Gola profonda nera” di ieri sera. Evidentemente, però, non è ancora abbastanza. Tette e culi sono il futuro. Tra qualche tempo – sempre che per sbugiardarci mandino tutto all’aria o procurino agli attori pantaloni e magliette – stanno preparando una “fiction” erotica a puntate. Si chiama “Quel che non so di te”. In realtà la sta girando Franco Salvia, regista, proprietario e fondatore della Idotea, una casa di produzioni non memorabili, spesso rimaste chiuse in un cassetto. Lo specialista del genere sta girando in provincia di Bari (ieri – pare – a Valenzano). Produzione data all’esterno perché anche tra i registi ci sono licenziati. Ai superstiti vengono chiesti compiti non loro. A tutti l’augurio di non restare in mutande.

I DOCUMENTI

Il verbale dell’assemblea dei giornalisti del primo luglio 2014

IN DATA ODIERNA SI E’ RIUNITA L’ASSEMBLEA DEI GIORNALISTI DEL TGNORBA24. ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INTESA PRELIMINARE RAGGIUNTA TRA AZIENDA E COMITATO DI REDAZIONE PER LA RIDUZIONE DEGLI ESUBERI DEI GIORNALISTI DA 14 A 9. NEL CORSO DELLA DISCUSSIONE IL COLLEGA GABALDI HA PRESENTATO IL SEGUENTE DOCUMENTO:

L’ASSEMBLEA DEI REDATTORI DEL TGNORBA RESPINGE LA PROPOSTA AZIENDALE CHE PREVEDE NOVE LICENZIAMENTI NEL CORPO REDAZIONALE; RITIENE INACCETTABILE LA PROPOSTA DI QUALSIASI RIDUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI ORGANICO. GIUDICA L’IPOTESI IN QUESTIONE STRUMENTALE E DISCRIMINATORIA, E SOPRATTUTTO EVITABILE; L’ASSEMBLEA IN SINTONIA CON QUANTO RICHIESTO DALLA FNSI RILANCIA LA PROPOSTA DI RICORRERE AL CONTRATTO DI SOLIDARIETÀ, NON TRASCURANDO LA POSSIBILITÀ DI ATTINGERE ANCHE IN FUTURO AD ALTRI EVENTUALI AMMORTIZZATORI SOCIALI, DA’ MANDATO AL CDR DI PROCEDERE AD UNA SERIE ARTICOLATA DI INIZIATIVE, ANCHE DI PROTESTA, A SOSTEGNO DEL MANTENIMENTO DEGLI ATTUALI LIVELLI OCCUPAZIONALI.

ESITO DELLA VOTAZIONE: FAVOREVOLI 2; CONTRARI 18; ASTENUTI 4

E’ STATA POI VOTATA LA PROPOSTA DEL COMITATO DI REDAZIONE PER L’APPROVAZIONE DELL’INTESA PER LA RIDUZIONE DEGLI ESUBERI DA 14 A 9.

ESITO DELLA VOTAZIONE: FAVOREVOLI 18; CONTRARI 2;ASTENUTI 4

L’INTESA SI CONSIDERA APPROVATA.

IL COMITATO DI REDAZIONE

 

La comunicazione ai dipendenti del 30 giugno 2014

In riferimento alla prossima scadenza della cig in deroga del 30/06/2014, si specifica che la trattativa sindacale relativa alla procedura di mobilità è ancora in corso. Pertanto il rapporto di lavoro resterà sospeso fino alla definizione della procedura che dovrà avvenire entro il 20/07/2014, la retribuzione per tale periodo sarà a carico dell’INPS se ci saranno proroghe di cassa, diversamente resterà a carico dell’azienda. Eventuali novità che dovessero intervenire saranno tempestivamente comunicate.