Da #chiamadecaro a #taggadecaro, le vie per Antonio sono infinite. Alle 10 di domenica sera, Michelangelo Armenise, un cittadino barese, ha pubblicato sul suo profilo Facebook la foto del parco 2 giugno completamente al buio. Sotto lo scatto si legge: “Bari, ore 21 Parco 2 Giugno – completamente al buio. E puoi anche morire di sete, perché di bar aperti nemmeno l’ombra”, taggando proprio il neo sindaco Antonio Decaro.

Tempo 10 ore, alle 8 del lunedì mattina, Decaro risponde e sotto la foto compare un commento “retroattivo” del sindaco: “Ho avvisato ieri sera”. Al di là della solerzia del primo cittadino nel mantenere una promessa fatta in campagna elettorale – cosa che fa notizia di per sé – non lasciamo in secondo piano la questione del parco due giugno spento alle 21 di sera, quando l’orario estivo prevede la chiusura alle 23. Le conseguenze di questa decisione sono di tipo economico visto che, col parco chiuso, chiudono anche  le attività commerciali che vi gravitano attorno, come bar e servizi vari, ma anche di tipo civico dal momento che, con tutta l’area al buio, aumentano i rischi per la sicurezza.

Ma, come dimostra la foto pubblicata da Armenise, se chiami Decaro, Decaro risponde. Ora speriamo che dopo la risposta, Decaro si attivi per capire come migliorare la situazione e, soprattutto, che non sia solo “fruscio di scopa nuova”.

Pare che il parco al buio sia parte di un’iniziativa per risparmiare sulle spese di gestione che prevede anche il taglio del personale per la manutenzione – e a giudicare dalle condizioni in cui versa, non abbiamo difficoltà a crederci – Economia o no, il polmone verde di Bari è in sofferenza ora più che mai. Laghetti sozzi, prati con l’alopecia, foglie morte ovunque e non solo in autunno. Andate a rendervene conto voi stessi, se non l’avete ancora fatto, ma mi raccomando, andateci col sole, perché di notte non si vede niente.