Secondo il Regolamento della Regione, le garanzie finanziarie dovevano essere prestate dalle società del settore come integrazione delle autorizzazioni per lavorare allo smaltimento e al recupero dei rifiuti. Lo stesso regolamento, applicato in tutte le Province pugliesi, è stato contestato dalla Recuperi Pugliesi cui la provincia aveva richiesto di prestare una fideiussione pari a € 10.859.230.

Il ricorso, sostenuto dall’Avvocato Giampaolo Sechi è stato accolto dal Tribunale di Bari:

« La società potrà operare legittimamente perché – come assunto da Sechi in udienza – la Regione non poteva adottare alcuna regolamentazione poiché, in materia di ambiente, la competenza spetta esclusivamente allo Stato».

Pare che la Regione Puglia avesse preteso di adottare il regolamento senza aspettare che lo Stato adottasse dei criteri di indirizzo validi su tutto il territorio nazionale e fissando importi elevatissimi di garanzia, «senza considerare – continua Sechi –  che spesso quegli stessi importi non potevano essere garantiti neppure da taluni operatori assicurativi o bancari, con ciò svuotando di significato la stessa pretesa delle fideiussioni».

La decisione definitiva spetta adesso alla Corte Costituzionale ma non è escluso che la vicenda possa spingere le altre aziende del settore a contestare il pagamento delle garanzie richieste da Provincia e Regione.

7 giugno 2013

Erica Introna