Una sentenza giunta, da parte del Consiglio di Stato, con estremo ritardo, alla quale i commercianti ambulanti hanno subito opposto resistenza vedendosi privati di un’importante giornata lavorativa a causa del cambio di giorno del mercato di Manfredonia.

Ciò che questa gente chiede quindi ai Sindaci di tutti i Comuni e al Presidente della Provincia Bari, oltre che della Provincia di Bat, è di cercare una soluzione per non perdere un’intera giornata lavorativa considerando la grande ondata di crisi e tensione che ci sta travolgendo.

Ed è proprio per questo che Andria ha pensato di iniziare una “battaglia” coinvolgendo non solo tutta la popolazione, ma anche centinaia di ambulanti provenienti anche da altre città, con una formula con la quale si intende dare risposte concrete a questo enorme disagio venutosi a creare.
Al coordinamento che ha preso il nome de “I  Disoccupati del Mercoledì”, con sede proprio ad Andria, sono chiamate a prendere parte non solo le Associazioni di Categoria ma anche altre forme di aggregazioni, anche istituzionalmente riconosciute.

A tal proposito CO.DI.COM. spiega:

«Gli ambulanti, quindi, sono preoccupati perché ora devono scegliere se il martedì devono frequentare il mercato a Trani, a Bisceglie, a San Ferdinando di Puglia, nella Bat o ad Adelfia, Bitonto, Bitetto, Gioia del Colle, Monopoli, Noci e Terlizzi nella Provincia di Bari piuttosto che continuare a frequentare quello di Manfredonia così come devono darsi da fare per trovare un’occupazione il mercoledì visto che in quella giornata sono rimasti disoccupati essendo stati privati di un diritto acquisito cioè la frequenza del mercato il mercoledì a Manfredonia e questo è il vero dato negativo che rimane al di la di qualsiasi sentenza della Magistratura».

Per domani intanto è programmata una riunione ad Andria dove si spera emergeranno altre importanti novità.
Sarà allestito il programma degli interventi da proporre alle Amministrazioni Comunali e Provinciali e preparato un documento con il quale chiedere alla Regione Puglia un’urgente modifica alla legge regionale.

5 giugno 2013
Carmen De Benedictis