Il BIMF giunge alla sua seconda edizione, dopo l’exploit dell’anno scorso con “Images Illuminées”, dedicato a Debussy, quest’anno è la volta di “Metamorphosis”, un’esplorazione filosofica e metafisica della vita e della morte, attraverso opere che abbracciano l’intero spettro delle emozioni umane. Partendo da La Création du monde di Milhaud e passando per il quartetto Sunrise di Haydn, ma anche con altri autori come Dvorak, Shoenberg e Stravinsky, Metamorphosis analizzerà la Vita, passerà per la Morte, sperimenterà la Trasformazione e chiuderà il cerchio con la Rinascita.

È il maestro Altamura, ideatore e direttore esecutivo del BIMF, a introdurre il tema del Festival: una serie di cinque concerti ideati come capitoli di una grande storia, ma ognuno con una precisa programmaticità che ne delinea il carattere e ne attribuisce una precisa identità, per coloro che potessero assistere solo a spettacoli singoli. Ogni evento sarà introdotto da una guida all’ascolto della dr.sa Stefania Gianfrancesco, esperta in Analisi musicale, nonché direttore amministrativo del Festival.

«Noi non vogliamo che arrivare solo a un pubblico che sia stato formato alla musica classica – dichiara il maestro Altamura – Noi vogliamo formare il pubblico. Vogliamo educarlo alla musica classica». E a educare il pubblico quest’anno ci saranno 16 artisti, “ambasciatori della musica” come li definisce Altamura, il doppio rispetto alla scorsa edizione. Tornano a Bari il violista Ettore Causa e la violinista Julie Eskar, unici due maestri riconfermati dall’anno scorso. Tutti gli altri artisti, provenienti da tutti i continenti, rappresentano l’eccellenza nel panorama musicale mondiale.

«La violista Ana Flores – aggiunge la dr.sa Gianfrancesco – ha partecipato lo scorso anno al nostro mastercourse, ha vinto il premio del mastercourse e quindi quest’anno è stata invitata come artista. Ci piace l’idea del master, non solo per la formazione, ma anche per creare anche lavoro, un turnover».

Oltre alla serie principale di concerti, l’iniziativa “Bimf in Puglia” porterà in giro per la Regione gli artisti per una serie di concerti satellite. In più, anche quest’anno, col programma “Artist Residency”, il Festival sarà correlato di mastercourse nei quali, gli stessi artisti che si esibiranno ai concerti, daranno la possibilità a studenti o semplici appassionati di approfondire la preparazione musicale, l’esibizione in pubblico, l’esplorazione delle questioni tecniche e interpretative in vere e proprie lezioni.

In somma, il Bimf non è ancora cominciato e già si riconferma una ghiottoneria artistica per la città di Bari, che così raramente ospita realtà culturali che, a giusto titolo, possono includere la parola “Internazionale” nel proprio nome.

per informazioni e prenotazioni

www.bimf.it/

17 maggio 2013

Pasquale Amoruso