schiavitù

Il colonnello del comando centrale della Polizia Municipale di Bari, Stefano Donati, ha sottolineato come l’intervento dei vigili urbani in queste situazioni trovi un limite giuridico: secondo la legge italiana l’accattonaggio, inteso come “una legittima richiesta di umana solidarietà”, non è più un reato dal 1959, a meno che questo non avvenga mediante lo sfruttamento di minori. Il minore, tuttavia, risulta essere sfruttato solo quando è in grado di camminare e chiedere da solo l’elemosina.

Tuttavia, ai sensi della legge 125 del 2008 che consente al sindaco di approvare provvedimenti “a contenuto normativo ed efficacia a tempo indeterminato”nei casi di “contingibilità e urgenza […] al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana”, molti Comuni hanno limitato, se non vietato, l’accattonaggio, prevedendo per chi lo esercitava delle sanzioni pecuniarie che potevano andare da  25 a 500 euro. E’ quello che è successo in molti Comuni italiani e pugliesi, come quello di Fasano e Monopoli nei quali l’accattonaggio molesto è stato ritenuto un caso di “urgenza e contingibilità”.

Fino a che un’ordinanza sindacale del Comune di Selvazzano Dentro (Padova) che vietava l’accattonaggio anche non molesto è diventato un caso ed è stato portato davanti alla Corte Costituzionale. Questa lo scorso aprile con la sentenza 115/2011  ha ritenuto illegittimo il potere di ordinanza degli ufficiali del Governo.  L’accattonaggio non rientra tra i casi di “contingibilità e urgenza” e le sanzioni previste  sono incostituzionali ai sensi dell’articolo 23 : “Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge”.

Per questo motivo, continua il Colonnello dei vigili urbani, quando il comando riceve di tanto in tanto lamentele da parte dei locali pubblici, che vedono i propri clienti a volte infastiditi dalla continua richiesta di elemosina, si hanno le mani legate. “Ci sono state delle denunce” dice il colonnello quando una volta giunti sul posto si è verificata la presenza di minori non accompagnati che chiedevano l’elemosina. “Tuttavia dimostrare che si tratti di uno sfruttamento spesso da parte dei genitori nei casi dei rom risulta molto difficile”.

Cosa resta da fare ai locali per tutelare i propri clienti? Il fast food “McDonald’s” situato in via Sparano 157, ad esempio, ha risolto il problema assumendo un responsabile alla sicurezza che limita l’accesso ai soli clienti oltre a controllare che non vi siano persone al di fuori degli accattoni che molestino i clienti. Il fastfood situato vicino alla Stazione centrale insieme agli altri locali della zona si prestava di più a tale fenomeno e, come spiega il responsabile del locale, “lavorare era diventato difficile anche per noi- costretti a controllare – per cui da 5 mesi a questa parte abbiamo assunto un responsabile alla sicurezza: ora si entra solo per comprare”.

Federica Addabbo