“Lacrime di coccodrillo, ha una pietra al posto del cuore”. Mario Conca è laconico, l’ex consigliere regionale fatto fuori alle primarie del Movimento 5Stelle per la scelta dei candidati consiglieri alla ultime regionali, e per questo poi autore di una corsa in solitaria, non usa giri di parole.

Il riferimento è allo psico-dramma che si è consumato durante la seduta di insediamento del nuovo Consiglio regionale, col voto segreto che ha sancito l’accordo (sottobanco?) tra il Pd e i grillini, costato lacrime in diretta streaming ad Antonella Laricchia, l’unica pentastellata che (forse) era all’oscuro di tutto, anche se sui giornali se ne parla da mesi, portavoce non si sa bene di chi ormai, tanto che si parla di sue dimissioni come unica via per salvare la faccia.

“È francamente vomitevole – scrive Conca – vedere le due odalische pugliesi gridare allo scandalo. Parlano proprio loro che hanno chiesto la mia testa a Crimi/Dimaio macchiandosi di omicidio politico. Prima di accusare di tradimento gli altri sodali regionali, anch’essi resisi complici con il vigliacco silenzio, dovrebbero rispondere del crimine politico perpetrato in qualità di mandanti”.

“Sono vergognose, prima hanno disastrato e spadroneggiato per anni, su delega dei farisei romani, buttando a mare centinaia di iscritti per far eleggere l’élite che ora, avendone perso il governo, accusano di tradimento. Godetevi i rispettivi mandati – conclude Conca – e se ci riuscite, andate a vendervi a coloro che ancora non vi conoscono”.