I lavori di rimozione della posidonia dalle coste di Bari.

Tra le 4 e le 10.35 di questa mattina sono state raccolte più di 800 tonnellate di posidonia dalle coste baresi. Sul punto si esprime in una nota la consigliera comunale del centrodestra Irma Melini: “La modica cifra a cui è avvenuto – scrive è di 160 euro a a tonnellata, per un totale di almeno 128 mila euro”.

“Un costo elevatissimo – aggiunge – per le casse di questa Amministrazione, che ha dovuto provvedere in via straordinaria a rimuovere quello che da tempo ho denominato come ‘lido Decaro’. Nessun umorismo da parte mia, se pensiamo che tutto questo si sarebbe potuto evitare con una reale programmazione dei dragaggi del nostro porto”.

“Ricordo – prosegue la Melini – che il Porto vecchio è praticamente inaccessibile alla maggior parte delle imbarcazioni pur avendo al suo interno due Circoli nautici storici e la banchine dei pescatori. Con tutto ciò questa Amministrazione ha deciso di spendere 1 milione e mezzo di euro non per il dragaggio dello stesso porto, ma per la riqualificazione dei box per i pescatori del molo San Nicola e Sant’Antonio. Una beffa se pensiamo che con ogni mareggiata in più il porto diventa sempre meno accessibile, proprio alle imbarcazioni”.

“Interrogherò, quindi, il Sindaco – conclude la consigliera – per comprendere quanto abbiamo speso fino ad oggi con la rimozione straordinaria della posidonia, aggravata nei costi dalla rimozione via terra e non via mare (inaccessibile anche alla chiatta), così da verificare se con questi soldi non si sarebbe potuto provvedere al dragaggio”.