Troppo presto per capire se dopo la “cacciata” del presidente Roberto Gargiuolo e la conferma coatta dell’amministratore delegato, la professoressa di filosofia Rosa Pastore, all’interno della STP qualcosa sia davvero cambiata. In attesa dell’insediamento e delle prime decisioni del nuovo Consiglio di Amministrazione, Ugl, Uilt, Faisa-Confail e Fit Cisl non indietreggiano. Domani, 25 luglio, confermato lo sciopero di 4 ore, dalle 8.30 alle 12.30 per gli autisti; mentre in officina, negli impianti fissi e negli uffici i dipendenti si asterranno due ore alla fine del servizio.

Della partitia non fa più parte la Cgil, inizialmente schierata con gli altri. Le voci sono tante, ma non possiamo certo credere che tutto sia dipeso dalle funzioni di responsabile d’esercizio affidate al segretario aziendale Bonante. Sulla mancata adesione, invece, avrà pesato l’incontro con l’azienda del 20 luglio, il giorno prima dell’assemblea dei soci, che gli altri sindacati hanno disertato.

Cambiano gli uomini, ma i problemi restano. Questo il punto di vista di chi ha scelto di scioperare. La mancata assunzione degli operatori di esercizio dalla graduatoria esistente a fronte della carenza di 20 unità, con ricorso al personale somministrato; l’assunzione a tempo determinato per un anno del personale somministrato amministrativo, non previsto dalla contrattazione nazionale e, perarltro, eccessivamente sovradimensionato rispetto alle reali necessità; La mancata proroga del testo unico al 31 dicembre 2019; la mancata consegna relativa all’organico e all’organigramma; la mancata erogazione del premio di produzione del 2016, promessa con l’approvazione del bilancio.

Insomma, tutte le denunce fatte finora restano irrisolte. Al netto degli equilibri politici, sempre prevalenti sui bisogni reali, la Società Trasporti Provinciale resta un’azienda da rimettere in carreggiata. Non sarà un lavoro facile per il nuovo presidente Francesco Paolo Fortunato.