Roberto Stellone, nuovo tecnico del Bari presentato dal presidente Giancaspro lo scorso 4 luglio, fa il punto della situazione alla vigilia della partenza per il ritiro biancorosso in programma in Trentino. Emozioni, sensazioni e impressioni dei primi giorni “da barese”, ma anche tanto mercato.

“Abbiamo effettuato dei test per valutare le condizioni fisiche di tutti i ragazzi – spiega Stellone -. Qualcuno è più avanti, qualcuno più indietro ma in questo periodo è del tutto normale. Da domani io e il mio staff cercheremo di portare tutti allo stesso livello. In questi tre giorni ho cercato di conoscere il gruppo, per adesso nessuna valutazione di tipo tecnico. Il vero lavoro inizierà domani”.

Stellone poi ribadisce un concetto cardine della sua idea di calcio. “Quello che non dovrà mai mancare è l’intensità – ripete ancora una volta dopo quanto affermato già nel corso della presentazione -. Su possesso palla, atteggiamento tattico e quant’altro lavoreremo con calma. Il punto cardine resta l’atteggiamento”.

Sul mercato. “Quando ho firmato nessuno mi ha detto che in una settimana avrei avuto tutta la squadra a disposizione – dice -. In questo momento, in certi ruoli, siamo scoperti. In alcune zone del campo siamo pochi. Detto questo, in questa fase ho intenzione di valutare bene i giovani. Poi, con l’aiuto del direttore sportivo, andremo ad integrare la rosa. Non dobbiamo avere fretta, però. Ci stiamo confrontando in piena sintonia e stiamo cercando di scegliere calciatori e uomini adatti al progetto. De Luca? Siamo ai dettagli. Avremo bisogno di due giocatori per ruolo e lui farà parte dei nostri quattro attaccanti. La priorità poi è sul versante mancino della difesa, dove siamo totalmente scoperti. Trovare gli uomini giusti non è facile ma ce la faremo”.

“Fedato è un esterno ideale per il 4-4-2 ma è un calciatore duttile che può ricoprire anche altri ruoli – dice ancora Stellone sul nuovo acquisto prelevato in prestito dalla Sampdoria -. Moras è calciatore di grande esperienza. Uomo e professionista serio. Lo ha dimostrato già in questi primi giorni. La sua predisposizione al lavoro è da esempio per tutti. Rosina? È un calciatori che piace a me come a tutto l’entourage ma bisogna valutare tanti aspetti. Vedremo”.

“Le caratteristiche della coppia di centrocampo dipenderanno da quelle degli esterni – spiega Stellone in merito alla sua concezione di gioco -. In ogni caso, in rosa dovremo avere più soluzioni. Ci saranno partite in cui avremo bisogno di esterni più offensivi, altre in cui dovremo coprirci di più. In base a questo, i centrali dovranno avere delle specifiche qualità piuttosto che altre”. Tradotto: il ventilato ingaggio di Alessandro Gazzi, nonostante la presenza in rosa del sempre apprezzato Marco Romizi, potrebbe non essere utopia.