Lo staff dirigenziale è al completo. Il nuovo allenatore del Bari è Roberto Stellone, presentato dal presidente biancorosso Cosmo Giancaspro. “Ho incontrato personalmente Stellone per capire l’uomo – ha detto il numero uno di via Torrebella -. Una scelta condivisa con il direttore sportivo. Siamo qui insieme perché siamo in sintonia. Conto molto sul mio intuito e sulle mie sensazioni. È una persona competente, che sia da calciatore che da allenatore ha militato in serie A. Ho completato lo staff dirigenziale e ho dato piena fiducia a questi due signori per operare al meglio in tutte le scelte che loro riterranno opportuno fare. A partire campagna acquisti e trasferimenti. La palla passa a loro”.

Stellone– “Una scelta presa con entusiasmo, non vedo l’ora di buttarmi in questa avventura, ci sono tutte le condizioni per fare bene. Bari ha una storia importante e un pubblico meraviglioso, darò tutto me stesso per ripagare la fiducia che mi è stata data”.

“Partiamo un po’ svantaggiati rispetto ad altre squadre ma creeremo un giusto mix tra giovani e giocatori di esperienza. Faremo una squadra competitiva per un campionato importante. L’ossatura c’è ma lavoreremo senza farci prendere dalla fretta. La piazza lo merita, siamo prontissimi a prepararci al meglio.

“Si possono ottenere risultati con tutti i moduli. Durante il ritiro visioneremo i giocatori che abbiamo. Ormai i calciatori sono versatili. Io generale tecn parto con il 442. Per quanto riguarda Rosina, è un ottimo calciatore e al di là del modulo resta un giocatore fortissimo e un ottimo ragazzo”.

“Ho fame di vittoria. Ho accettato questa storia di serie B per sentirmi protagonista, non volevo fare una stagione in A per soffrire. Le mie squadre scendono in campo per cercare di ottenere la vittoria, perché io sono così è la mia squadra mi seguirà”.

“Iniziamo a lavorare il 10 luglio e capiremo chi vuole restare e chi vuole andare via. Chi è qui può sicuramente interpretare il modulo che preferisco ma magari mi accorgo, nel corso del campionato, che devo cambiare, per il bene del Bari. Le mi squadre hanno una qualità. A Frosinone, grazie a un gruppo di giocatori affamati, abbiamo ottenuto certi risultati”.

“È importante avere un gruppo di uomini con la giusta qualità, ma non possiamo sbagliare a livello umano. Devono dare il massimo nelle ore di allenamento. Serve gente di corsa, di qualità, con spirito di sacrificio e di abnegazione. Gente determinata. Non possiamo permetterci di avere solo gente brava con i piedi”.

“Ho visto una società ambiziosa. Mi appassionano le piazze calde e Bari mi affascina. Io volevo fortemente questa città è l’incontro con il presidente è stato proficuo in questo senso. Vogliamo essere competitivi sin dall’inizio.

“Mio padre è nato a Bari. Giocava a calcio a Barletta. Sono mezzo pugliese. Adesso c’è il ritiro. Il mercato dura quaranta giorni e le situazioni si sviluppano anche nell’essere latine ore dell’ultimo giorno. Ho chiesto un gruppo di lavoro, il numero non mi interessa, poi chiaro che dovremo inserire i tasselli giusti per completare la squadra. Io sono una persona positiva, lo ero da giocatore, lo sono da allenatore”.