Il Cagliari batte 2-1 il Bari e lancia la rincorsa alla capolista Crotone. Dall’altra parte la squadra di Nicola viene superata dal Novara e deve guardarsi le spalle dal Brescia, prossimo avversario nel turno infrasettimanale in programma mercoledì al San Nicola. La speranza dei galletti di ottenere punti al Sant’Elia va oltre il verde dell’abito di dubbio gusto che la squadra di Paparesta decide di sfoggiare nella serata di gala della diciannovesima giornata di serie B ma il cuore non basta e alla fine vince chi sul campo ha proposto il calcio migliore.

Nicola conserva le sorprese per i regali di Natale e schiera la squadra con la formazione annunciata. Davanti a Guarna ci sono Di Cesare e Contini, con Sabelli e Gemiti a presidiare le corsie esterne. A centrocampo ruotano attorno a Gentsoglou il solito Porcari e il fresco papà Francesco Valiani. In avanti trovano spazio Maniero, De Luca e il recuperato Rosina. Dall’altra parte, al netto delle dichiarazioni low profile di mister Rastelli, la migliore squadra del torneo: con il campione d’Italia in carica Storari a difendere la porta e sparpagliati per il campo calciatori da far invidia a diverse squadre di serie A: dagli ex di giornata Ceppitelli e Fossati, passando dall’acrobata Tello, fino ad arrivare al temibile tridente d’attacco composto da Farias, Sau e Melchiorri.

L’avvio di gara è vivace, caratterizzato da grande ritmo ma allo stesso tempo da poche occasioni da goal. Il Bari è ordinato, concede qualche palla inattiva agli spilungoni di casa ma nel complesso rischia nulla. Il bicchiere mezzo pieno della fase difensiva diventa però del tutto vuoto laddove si tratta di offendere: Rosina sbaglia i pochi palloni che tocca, De Luca gira a vuoto e Maniero è costantemente anticipato dal marcatore di turno.

Le poche emozioni del primo quarto di partita lasciano il posto ai goal dello spezzone che separa i ventidue in campo dall’intervallo. Il risultato di parità viene mandato in frantumi da una cannonata di Salamon: il tiro del centrale di difesa, scoccato in realtà da una distanza siderale, sorprende Guarna. Che respinge corto e di fatto serve a Melchiorri l’assist dell’1-0. Passano poco più di dieci minuti e il Cagliari raddoppia. Farias porta palla in azione di contropiede, con un flauto magico richiama attorno a sé Valiani, Gemiti e Contini, e con un piede fatato consegna a Sau gli onori del tabellino. Il Bari torna in partita con una punizione velenosa di Rosina a metà fra un tiro e un cross ma la qualità del gioco offensivo prodotto dalla squadra di Nicola nella prima frazione resta insufficiente.

La ripresa si apre con un tentativo di Contini murato da Ceppitelli sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il secondo corner pressoché consecutivo conquistato dal Bari regala al Cagliari un contropiede che Farias conclude con un tiro spedito in curva. Poi calma più o meno piatta fino alla prima sostituzione del match, con Nicola che richiama a sé Gentsoglou, getta nella mischia Boateng e passa ad un più aggressivo 4-2-3-1.

L’occasione per il 2-2 capita sui piedi di De Luca alla fine di una buona azione avviata da Maniero, portata avanti da Rosina e conclusa appunto da “la zanzara” con un tiro sul primo palo che non sorprende però l’attento Storari. Il Bari dà pressione alla squadra di Rastelli, costretto a togliere dal campo una punta come Farias per inserire un Joao Pedro dalle caratteristiche comunque intraprendenti ma decisamente più difensive. Nicola risponde con Sansone al posto di Porcari, per una squadra dalla trazione anteriore come forse non si era mai vista. La partita a scacchi sembra vincerla l’ex allenatore dell’Avellino, che in ripartenza attacca la difesa biancorossa e guadagna un rigore per un fallo di mano di Di Cesare. Guarna però ipnotizza Sau sul tiro libero, rende meno severo il suo voto in pagella e tiene in gara i suoi fino al 94esimo. Non basta: il Cagliari regge e porta a casa tre punti di platino.