Il modulo schierato contro l’Avellino non è un 4-2-3-1, bensì un 4-4-1-1. Marco Romizi gioca in un modo che in gergo viene chiamato “attacco-copertura”, è quindi inutile pensare ai moduli. Bisogna crescere dal punto di vista della personalità“. La pseudo conferenza stampa di Davide Nicola si potrebbe riassumere in queste piccole tre frasi. Il tecnico piemontese, nonostante la vittoria ottenuta contro l’Avellino, è apparso irritato quando si è trovato a rispondere alle domande in sala stampa.

Probabilmente non gli sarà andata giù l’idea di essere stato messo in discussione in quest’ultima settimana e ha dribblato ogni singolo quesito parlando di un percorso di crescita che ormai conosciamo dal mese di gennaio. Perché lui non parla neanche di numeri, nonostante ci tenga a ribadire di essere “molto contento di questo inizio campionato, con una sconfitta, due vittorie e due pareggi, quindi otto punti“. E otto è un numero.

Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è la questione del ruolo di Marco Romizi. Non si esprime sul mediano come play davanti alla difesa perché quando si fanno le domande, bisogna sapere anche di che cosa si sta parlando. L’importante è che si faccia trovare pronto quando necessario.

Insomma, al di là “dell’obiettivo playoff passando per un percorso di crescita professionale“, l’unica gioia di Davide Nicola sono i tre punti, sempre che sia permesso parlare di numeri.