Il Bari di Nicola prova a fare il tris. Dopo le vittorie ottenute contro Lanciano e Modena, sotto con la sfida infrasettimanale contro il Catania.

«Non c’è due senza tre? Lasciamo perdere le gufate – sorride Nicola – abbiamo fatto filotti di risultati positivi anche in passato, ma non ci dobbiamo accontentare. La realtà è che da qui alla fine saranno tutte partite importanti. Quella contro il Catania ha un coefficiente di difficoltà elevatissimo. Prima di ogni cosa, dobbiamo avere la capacità di dimenticare la gara di Modena. Non avremo a disposizione Rinaudo e Contini. Un fatto che lede la nostra tanto ambita continuità, ma il calcio è fatto anche di questo. Altrimenti rose lunghe come la nostra sarebbero inutili».

«La classifica dice che il Catania non ha avuto gli equilibri giusti per occupare quelle zone alte che tutti si aspettavano occupasse. E dopo 28 giornate la graduatoria non mente – continua Nicola – Detto questo, nella singola partita tutto può accadere. Non avranno a disposizione punte di ruolo, ma questo dettaglio nasconde delle insidie. Rosina e Castro sono due giocatori tecnici e dinamici. In teoria, due seconde punte abili nel dribbling che non ci daranno alcun punto di riferimento».

Come spesso capita, Nicola non regala alcun indizio circa la probabile formazione. «Tre partite in una settimana di sicuro porteranno in campo dei volti nuovi – ammette – ma a prescindere dai protagonisti dovremo continuare nel nostro percorso di crescita. Al non concedere occasioni ai nostri avversari dobbiamo imparare ad unire il cinismo di trasformare in goal le nostre. Dobbiamo chiudere le partite. Il segreto del “miracolo” Vicenza è questo».

Infine, una carrellata sui singoli. «Boateng ha una capacità incredibile – chiude Nicola – quella di dissociarsi da tutto ciò che gli è attorno. Ha un equilibrio invidiabile. Galano è un calciatore che gioca d’istinto, noi dobbiamo assecondare questa dote naturale e metterlo nelle condizioni di fare sempre meglio. Donati in difesa? No. Ha dimostrato di poter fare la differenza in mezzo al campo. Dove la qualità di Bellomo è fondamentale. Caputo? È cresciuto mentalmente e caratterialmente. Darà il suo contributo».