Enrico Guarna sa come si fa. Il Bari che domenica pomeriggio ha ufficialmente iniziato la propria rincorsa ai playoff può contare sulla base solida dei numeri. Quelli del suo portiere. Otto partite giocate, quattro goal subiti e quattordici punti conquistati. Cinque volte imbattuto. Il suo collega Donnarumma, titolare in venticinque partite di questo campionato, è riuscito a mantenere la porta dei galletti inviolata solo una volta di più.

«Speriamo di continuare su questa strada – inizia il “nuovo” numero uno di Nicola – ma è la squadra che non prende più goal, non Enrico Guarna. Sono bravi gli attaccanti a pressare, i centrocampisti a fare filtro, i difensori ad annullare gli avversari. Mi tirano contro poche volte e il merito è di tutti. Anche il mio, che cerco di guidare al meglio la difesa. Siamo cresciuti come squadra e dobbiamo continuare a crescere. La speranza è quella di aver trovato finalmente la quadratura del cerchio».

«Sono del sud ma non sono scaramantico – continua Guarna – quindi non chiamatemi portafortuna. La fortuna devi andartela a cercare e credo che essere etichettato in questa maniera mi svalorizzerebbe. I numeri contano, nello sport come nella vita. Ribadisco: siamo cresciuti tutti. Ringraziare Rinaudo e Contini? Stanno facendo bene ma contro il Catania, con Rada e Benedetti, abbiamo preso comunque un tiro e mezzo in porta. È un percorso a tappe. I goal di Ciccio, i sei punti portati da Minala. A turno, saremo tutti protagonisti».

Giovedì il Bari sarà impegnato in trasferta contro la Ternana. Una gara verità che potrebbe regalare ai tifosi biancorossi splendidi orizzonti. «Una partita difficile – spiega Guarna – non affrontiamo una squadra in caduta libera. Ho visto la loro partita contro il Carpi e vi assicuro che hanno tante qualità. Dovremo stare attenti a non regalare cross per la testa di Avenatti, profondità a Ceravolo e conclusioni a Bojinov. I playoff? Vinciamo a Terni e iniziamo a fare altri discorsi…».