Una botta di culo. Daniele Sciaudone prende il giro il compagno di squadra Sabelli per il goal contro l’Avellino, il primo tra i professionisti per il terzino dell’Under 21. Un segnale evidente di come il clima all’interno dello spogliatoio biancorosso sia tornato sereno e goliardico, proprio come qualche mese fa.

“Il mister lo ha schierato a sinistra e lui ha fatto goal, una bella botta di culo – ride di gusto Sciaudone – a parte gli scherzi, sono contentissimo per lui. Erano anni che cercava di segnare e finalmente ci è riuscito. Stefano è un amico e un grande calciatore. A sinistra ha già giocato in Nazionale ed è un ruolo che può fare senza grossi problemi. Per noi, un’alternativa in più”.

Nella sala conferenze del San Nicola si affaccia Devis Mangia. Ne approfittiamo per chiedere a Sciaudone di un allenatore diventato nelle ultime settimane un po’ più “barese”, evidentemente più disteso negli atteggiamenti e più sciolto nei modi di fare. “Più sciolto? Sarà merito dei massaggi giapponesi”. E giù altre risate. Il clima è quello giusto. Per continuare a fare bene, anche a Varese.

“Una trasferta complicata – commenta Sciaudone – Catania e Avellino hanno messo in campo un atteggiamento spavaldo che ha favorito il nostro modo di giocare. Sabato mi aspetto un avversario chiuso, tosto, che vorrà a tutti i costi far punti per venir fuori da un momento difficile”.

Sulla vittoria di domenica contro l’Avellino, Sciaudone conferma quanto detto tempo fa. “Avevo detto che questa squadra aveva bisogno di tempo per ingranare – sottolinea – i fatti al momento mi hanno dato ragione. Ora non vogliamo fermarci. Abbiamo ritrovato l’entusiasmo della gente e dobbiamo essere bravi a non perderlo più. Ho buona memoria e non dimentico i fischi della gara contro il Modena. Ora siamo sulla cresta dell’onda, ma non dobbiamo mollare di un centimetro”.

Sull’episodio del rigore che lo ha visto protagonista, Sciaudone ha le idee chiare. “Era netta. Non mi piace passare per simulatore. Capisco la perplessità di chi vede i replay, ma vi assicuro che non sono inciampato da solo. Pisacane mi ha toccato ed io ho perso l’equilibrio. Per fortuna l’arbitro se ne è accorto”.

“Presto per parlare di serie A – chiude Sciaudone – vogliamo fare bene, questo è sicuro. Ma la B ha due campionati in uno. Da settembre a dicembre e da gennaio a maggio. La nostra cavalcata dell’anno scorso è l’esempio lampante di come sia ancora troppo presto per fare proclami. Dobbiamo solo far più punti possibile fino alla sosta. Dopo si vedrà. Di serie A, nel caso, parleremo solo gli ultimi due mesi”.