Giulia Gallo era laureata in “Scienze e tecniche psicologiche” e stava frequentando gli ultimi anni della magistrale in “Metodologia dell’intervento psicologico” con l’obiettivo di specializzarsi in psicologia oncologica quando, lo scorso anno, è prematuramente scomparsa. La famiglia di Giulia ha trasformato il dolore in speranza, decidendo di donare all’Università del Salento una somma di denaro destinata a istituire un premio di studio per i laureandi e le laureande del corso di laurea magistrale.

In occasione della cerimonia per la consegna della pergamena della laurea triennale e di un attestato di merito, i genitori Concetta Sergio e Luigi Gallo hanno annunciato l’idea. La commozione profonda è stata condivisa dal rettore Fabio Pollice, dal Direttore del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali Mariano Longo e dai tanti compagni e compagne di corso della studentessa.

Nella motivazione del conferimento dell’attentato di merito si legge: “L’Università del Salento riconosce alla dottoressa Giulia Gallo, prematuramente scomparsa, un attestato di merito per il costante impegno e la passione con cui si è dedicata allo studio della psicologia, avendo già conseguito la laurea triennale in Scienze e tecniche psicologiche con la supervisione della professoressa Terri Mannarini, e con un lavoro di tesi sulla Comunicazione politica. Ha poi proseguito gli studi con il corso di laurea magistrale in Psicologia dell’intervento nei contesti relazionali e sociali e avviato il suo tirocinio curriculare nell’ambito della Psicologia del lavoro e delle organizzazioni, con la supervisione della professoressa Emanuela Ingusci. Giulia aveva osservato ed esperito personalmente criticità e vincoli di un’organizzazione sanitaria in cui si fa fatica a volte a riconoscere il paziente nella sua unicità, a riconoscerne e accoglierne i bisogni psicologici, a considerarlo parte attiva del processo di cura, a supportarlo empaticamente, umanamente, rispettosamente: temi molto rilevanti che l’emergenza pandemica ha contribuito a mettere al centro della ricerca e dell’intervento psicologico. È una sfida complessa ma eticamente prioritaria, su cui oggi anche l’Università del Salento investe impegno e risorse. Che questo possa essere un modo per rispondere anche al progetto di Giulia”.

Per onorare il progetto di Giulia i genitori hanno espresso la volontà di donare una somma di denaro: “Vorremmo dar voce ai sogni di Giulia che ha sempre creduto nella profonda essenza dell’umanità, nel valore dello studio, della cultura, dell’arte e delle istituzioni ed è nostro intento continuare con impegno a diffondere l’amore che Giulia quotidianamente ci ha donato e ci dona. Offrire ai giovani laureandi in Psicologia la possibilità di approfondire tematiche molto delicate, vissute ai confini del dolore e della dignità; sensibilizzare e alimentare un’umanità condivisa; formare, accompagnare e sostenere i pazienti nel loro percorso di vita anche grazie a una comunicazione più adeguata, attenta e professionale. Questo è un sogno di Giulia che oggi si realizza. Grazie”.