Presentato oggi, 10 marzo, a Palazzo di Città il progetto “Inter-Azioni: interventi e azioni contro bullismo e cyberbullismo”, attuato dalla società cooperativa “C.R.I.S.I.”, Centro Ricerche e Interventi sullo Stress Interpersonale nella coppia e nella famiglia, in risposta all’avviso dell’assessorato al Welfare per la realizzazione di interventi di prevenzione e contrasto delle povertà educative dei minori a Bari. Sono intervenuti in conferenza stampa l’assessora al Welfare Francesca Bottalico, Anna De Vanna, la presidente della società cooperativa “C.R.I.S.I.” e la sua vice, Ilaria De Vanna, Francesca Spinozza, collaboratrice della cooperativa, Gianna Botte, vicepreside della scuola media Michelangelo, Laura Farinola del negozio di utilità sociale “Charity Chic”.

Le attività di “Inter-Azioni” saranno svolte in rete con l’organizzazione di volontariato Anto Paninabella, il negozio di utilità sociale “Charity Chic Italia”, l’associazione di promozione sociale “Masseria dei Monelli/Ortocircuito”, la scuola media Michelangelo, il liceo scientifico Scacchi e l’istituto tecnico tecnologico Panetti-Pitagora. Il progetto è rivolto ad: alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado, adulti, operatori sociali, insegnanti, educatori e volontari che si occupano di minori e a genitori e famiglie. “Oggi presentiamo uno dei primi progetti dell’anno che rientrano in un piano di contrasto alle povertà educative e relazionali a tutela dell’infanzia, dell’adolescenza e pre-adolescenza – ha dichiarato Francesca Bottalico –. Abbiamo voluto fortemente investire su azioni mirate al fenomeno del bullismo e cyberbullismo, consapevoli dell’importanza di costruire nuove alleanze tra le scuole, le famiglie, le istituzioni e soprattutto i ragazzi, in modo da sviluppare sistemi efficaci di prevenzione, ascolto, tutela e accompagnamento non solo delle vittime ma anche degli autori. I due anni di pandemia hanno decisamente aggravato una situazione già molto critica, sia aumentando le povertà materiali, educative e psico-sociali sia incidendo negativamente sul benessere psicologico dei bambini e degli adolescenti. Sono in crescita gli episodi di autolesionismo, di tentato suicidio, di isolamento e disagio adolescenziale o di violenza tra pari e verso i beni pubblici. Circa un mese fa abbiamo attivato il tavolo permanente sulla prevenzione ai suicidi e continueremo in questa direzione implementando, anche attraverso questo progetto, una serie di progettualità in rete proprio a partire dalla realizzazione di sportelli psicologici nelle scuole. Sono in partenza i primi quattro a sostegno degli adolescenti, delle insegnanti e delle famiglie. E proseguono i percorsi di prevenzione e sostegno alla genitorialità, di gruppi parola tra adolescenti e pari, al fine di facilitare la manifestazione dei loro bisogni e dei loro disagi”.

“La filosofia di fondo del progetto Inter-Azioni – ha spiegato Anna De Vanna – è quella di creare una connessione su quelli che sono i principi violati tutte le volte in cui si verificano episodi di bullismo. Insieme a Charity Chic abbiamo progettato laboratori di riuso che ripristinino i valori legati alla dignità delle cose, come anche il bene pubblico, e con la Masseria dei Monelli/Ortocircuito, che opererà all’interno del parco Gargasole, abbiamo voluto evidenziare il rispetto dell’ambiente per una pòlis che merita cura e rispetto attraverso un percorso di orto-laboratori che si terranno dopo la fine della scuola per due settimane. Hanno aderito all’iniziativa gli istituti baresi Michelangelo, per la scuola media, e Panetti e Scacchi come scuole superiori. Con le scuole, assieme all’associazione Anto Paninabella, abbiamo progettato interventi diversificati di ascolto psicologico, laboratori di gruppi di parola per ragazzi, ma anche per genitori, insegnanti e operatori sociali. È importante che i giovani condividano il loro disagio non sentendosi soli e, allo stesso tempo, è fondamentale rendere gli adulti sentinelle capaci di sostenere e individuare gli indicatori di rischio. Molti dei progetti sono già partiti, alcuni partiranno proprio oggi, come nel caso del liceo Scacchi, e tutti avranno durata annuale”. “Abbiamo già avviato due progetti destinati alle classi prime e seconde della nostra scuola – ha dichiarato Gianna Botte – con la dirigente Antonietta Scurani che da sempre si è mostrata sensibile alle tematiche legate al bullismo. Teniamo ad attenzionare i ragazzi al mondo del digitale che non deve essere demonizzato, ma conosciuto rispetto alle conseguenze del suo uso deviato”.

“Il progetto dell’impresa sociale Charity Chic – ha detto Laura Farinola – consiste in una serie di laboratori tematici che stimoleranno i ragazzi nella pratica del refashioning riprendendo l’importanza del lavoro manuale lento. Ma lo faremo anche attraverso la visione di film motivazionali, progetti di scrittura creativa e laboratori di riciclo ed ecosostenibilità”. “Le iniziative e i progetti saranno estesi a tutti i ragazzi del territorio su segnalazione dei Servizi sociali – ha concluso Francesca Spinozza –. L’obiettivo è quello di rendere il territorio urbano vivaio di ricuciture di intervento e di prevenzione rispetto a temi come il bullismo”. Le attività prevedono l’organizzazione di: sportelli di ascolto psicologico, gruppi di parola per adolescenti sui temi del bullismo, laboratori esperienziali per i minori volti alla consapevolezza delle dinamiche sottostanti i comportamenti di bullismo, percorsi formativi per adulti sull’apprendimento delle capacità di individuazione degli indicatori inerenti al disagio adolescenziale. Il progetto mira essenzialmente a produrre nei giovani un cambiamento di segno e di senso che orienti a relazioni pro-sociali, solidaristiche e di “cura”. Il significato profondo del prendersi cura, come antidoto all’indifferenza nei confronti dell’altro; o, peggio, all’antagonismo e alla prevaricazione, verrà perseguito attraverso percorsi artistico-artigianali finalizzati all’utilizzo del riciclo creativo. Cioè superare la consuetudine all’usa e getta e affermazione del principio dell’ecosostenibilità, attraverso il riuso o la riparazione intelligente ed accurata delle cose. Un’ulteriore declinazione dell’esperienza attiva di: rispetto, attenzione, cura nei confronti dell’altro si realizzerà mediante percorsi di comunicazione non ostile, al fine di consentire lo sviluppo di legami solidaristici con le cose, l’ambiente, la comunità.