Qualche giorno fa siamo tornati a parlare della casa degli orrori di Barivecchia, dove sono stati trovati dei gatti in pessime condizioni, chiusi in gabbie senza cibo e acqua.

L’Aca Onlus, l’associazione di Anna Dalfino che si è fatta carico delle cure dei piccoli, ha ricevuto in questi giorni una diffida da parte del Comune di Bari, nella persona del direttore della Ripartizione Ambiente. “Ci hanno intimato – afferma la Dalfino – di ritirare i gatti dall’infermeria del canile comunale che noi abbiamo in gestione. È più giusto dire ex infermeria visto che non avendo la vigilanza ci hanno rubato tutto il materiale”.

“La situazione di questi animali – aggiunge – è talmente grave che questa mossa da parte del Comune ci è sembrata disumana, contro il senso dell’aiuto e della solidarietà”. Ricordiamo che dei 28 gatti recuperati, 9 sono morti e il resto è affetto da malattie infettive gravi.

La diffida si è presto rivelata inutile perchè “gli agenti della Polizia Locale arrivati sul posto – continua la presidente – si sono resi conto di quanto sia grave la situazione e hanno appurato che i gatti, al momento, non possono essere dati in adozione, non solo per colpa della malattia di cui sono affetti, ma soprattutto a causa della loro aggressività, dovuta al modo in cui sono stati mantenuti in questo tempo”.