Si torna a parlare della casa degli orrori di Barivecchia. Pensavamo che l’agghiacciante vicenda si fosse conclusa, perlomeno per quanto riguardava la salute dei gatti, trovati rinchiusi in gabbie senza acqua ne cibo.

Dopo l’intervento della Polizia Locale, i felini sono stati presi in carico dall’Aca Onlus, l’associazione di Anna Dalfino che si occupa della salute degli animali. I 28 gatti recuperati si trovano presso l’infermiera del canile comunale, gestito dall’Onlus. I volontari hanno preso in carico le cure dei gatti, senza il contributo economico del Comune e di altre associazioni.

Purtroppo 9 gatti sono morti e tutti gli altri sono affetti da una malattia infettiva, la coccidiosi, che non permette l’adozione. Alcuni sono anche affetti da leucemia felina, una patologia mortale. “Una gattina è stata operata d’urgenza – ci racconta un volontario – perché aveva avuto un aborto e nell’utero aveva due cuccioli morti. Grazie all’intervento è stata salvata in tempo”.

“Visto che nessuna associazione e tanto meno il Comune ha voluto accudire questi gatti, noi dell’Aca Onlus ci siamo occupati di tutte le spese veterinarie – ci dice un volontario – rimettendoci di tasca nostra. Proprio perché non riusciamo ad affrontare economicamente questa situazione, abbiamo creato una colletta sulla nostra pagina Facebook per chi avesse voglia di aiutarci nelle spese mediche ma anche comprando il cibo per animali”.

“È stato molto difficile interagire con loro – conclude il volontario – poiché essendo stati chiusi per un lungo tempo in gabbie molto piccole, i felini sono diventati molto aggressivi. In più hanno delle malattie infettive che necessitano di cure specifiche molto dispendiose. Abbiamo bisogno dell’aiuto del Comune per riuscire a gestire questa situazione allarmante”.