La nevicata che si è abbattuta sul territorio murgiano ha messo in ginocchio un intero territorio. Molte persone sono ancora isolate in masserie e case fuori paese ad Altamura, Gravina, Cassano, Santeramo, Bitonto. La situazione rischia di precipitare da un momento all’altro, soprattutto perché in tanti devono anche fare a meno di luce ed acqua e il nucleo familiare è composto da anziani e bambini.

Nonostante le polemiche sulla macchina dei soccorsi, evidentemente meno pronta di quanto era stato annunciato sui social network e nelle interviste organizzate per tranquillizzare tutti, i volontari continuano incessantemente il loro lavoro sporco, anche sul fronte sanitario.

Molte delle associazioni che si occupano della gestione delle postazioni del 118 hanno messo a disposizione tutti i mezzi. È il caso dell’O.E.R., gli Operatori emergenza radio di Bari, che hanno impiegato quattro ambulanza supplementari, comprese quelle secondarie delle postazioni servite, e un pick up. Una manna dal cielo, perché altrimenti si sarebbe andati in panne, anche più dell’attuale difficoltà nella gestione di un’emergenza che probabilmente è stata sottovalutata.

“Una situazione durissima – spiega Giuseppe Foggetti – presidente dell’O.E.R. – in queste situazioni, indipendentemente dalla macchina organizzativa bisogna buttare il cuore oltre l’ostacolo. Noi e tanti altri nei paesi limitrofi lo stiamo facendo senza tirarci indietro. In questi casi la vita delle persone viene prima di tutto il resto”.

Finora con i mezzi aggiuntivi si sono soccorse una quindicina di persone su Bari. Un uomo con un problema cardiaco, invece, è stato trasportato da Toritto, altro paese sotto la neve, all’ospedale San Paolo. Non solo. Con lo stesso mezzo si è proceduto a fare da servizio navetta da casa di un infermiere a Triggiano, sede del coordinamento del 118.