Dal 15 febbraio scorso è stato avviato un programma aggiuntivo di servizi di assistenza domiciliare rivolto alle persone ultrasessantacinquenni in condizione di non autosufficienza parziale e medio-grave. I nuovi piani individualizzati di assistenza domiciliare, finanziati con 1.730.772 euro da fondi PAC, garantiranno, per un anno, servizi di assistenza domiciliare di tipo socio-assistenziale (SAD) per oltre 37mila ore e servizi di assistenza domiciliare integrata (ADI) per poco meno di 55mila ore, che comprendono anche prestazioni a carattere sanitario.

In due settimane, grazie all’impegno e al coinvolgimento dei servizi socio-professionali dei Municipi e di quelli territoriali-distrettuali della Asl, circa 100 persone hanno già avuto accesso ai programmi individualizzati di assistenza domiciliare e usufruito degli interventi domiciliari di sostegno, spesso integrati con cure mediche specialistiche. I nuovi assistiti si aggiungono ai circa 350 anziani seguiti da tempo dal Comune di Bari attraverso programmi SAD e ADI e ad altre 125 persone che usufruiscono del servizio di assistenza domiciliare “Affido Anziani”, gestito direttamente dagli assistenti sociali dei Municipi. L’obiettivo del programma aggiuntivo è di ampliare il più possibile l’offerta e le possibilità di accesso alle reti di supporto domiciliare.

“Siamo impegnati da oltre un anno nella ricerca di altri percorsi che possano offrire un valido supporto domiciliare alle tante persone anziane non autosufficienti della nostra città – commenta l’assessora al Welfare Francesca Bottalico – Una priorità per questa amministrazione che ha attivato nuove modalità di intervento e diversi canali di finanziamento, grazie a un lavoro condotto a stretto contatto con il Governo e con la Asl che comincia a dare grandi risultati. Il ministero dell’Interno, infatti, ci ha informato qualche ora fa dell’approvazione del secondo piano di intervento proposto nell’ambito dei PAC dal mio assessorato, che ci consentirà di erogare ulteriori servizi destinati alla terza età per un importo pari quasi a tre milioni di euro. Attraverso questi nuovi fondi non solo potremo dare continuità a tutti gli interventi domiciliari in favore degli anziani, molti dei quali attualmente in corso, ma potremo anche attivarne altri così da offrire una risposta adeguata alle istanze di altri cittadini già a partire dal secondo semestre del 2016 Questo intervento, insieme all’inaugurazione dei due centri ludici per la prima infanzia nell’ambito degli stessi Pac, ci rende orgogliosi del lavoro realizzato fin qui con il ministero e all’interno della ripartizione, nonché con gli enti gestori dei servizi”.

Per l’accesso ai servizi di assistenza domiciliare, per cui è prevista la presentazione della certificazione ISEE, le persone anziane o un loro familiare di riferimento possono rivolgersi ai servizi di segretariato sociale presso il municipio di appartenenza o agli sportelli P.U.A. – Porta Unica di Accesso presso le sedi degli ex distretti socio-sanitari di zona su tutto il territorio cittadino.