Visita medicina nucleare

Il Covid non ha rallentato l’attività del reparto diretto dal prof. Giuseppe Rubini che ha incrementato le prestazioni rispetto al 2019. Anzi, prestazioni in crescita del 5% per la Medicina nucleare del Policlinico di Bari. Nel 2021, in piena pandemia è stato superato anche il numero di Pet e scintigrafie eseguite nel 2019, con un incremento delle prestazioni erogate per i pazienti esterni all’ospedale del 21%. A salutare questo buon andamento è arrivata a Bari la visita di Jolanta Kunikowska, presidente della Società europea di medicina nucleare e Imaging Molecolare (Eanm), che ha trascorso due giornate nel reparto diretto dal prof. Giuseppe Rubini e incontrando il direttore generale del Policlinico, Giovanni Migliore, si è complimentata per i risultati raggiunti, gli impianti tecnologici dedicati alla diagnostica e l’alto livello raggiunto nella organizzazione del lavoro nel reparto di medicina nucleare  dell’ospedale universitario barese. “Siamo stati onorati della presenza della dottoressa Kunikowska alla quale abbiamo presentato i risultati raggiunti negli ultimi anni, nonostante la pandemia”, sottolinea il prof. Giuseppe Rubini.

Visita medicina nucleare
Prof Rubini e Jolanta Kunikowska

“Le nostre prestazioni sono cresciute costantemente negli ultimi due anni – spiega il prof. Rubini – anche se il lavoro è diventato più impegnativo e si siano allungati i tempi per eseguire un esame, questo per via delle precauzioni adottate per evitare i possibili rischi di diffusione del Sars-Cov2. Le nuove procedure prevedono un pre-triage telefonico, la riorganizzazione dei percorsi, gli accessi contingentati e una costante sanificazione degli ambienti”. In dettaglio, per le PET (tomografia a emissione di positroni), generalmente richieste per patologie oncologiche, nonostante il blocco delle prestazioni ambulatoriali non urgenti tra marzo e giugno del 2020, c’è stata una crescita quantitativa del 7% ma anche qualitativa, con un consistente aumento degli esami PET/TC più complessi ed impegnativi, con radiofarmaci molto innovativi indicati per neoplasie prostatiche e patologie degenerative neurologiche (demenza). Per la Medicina Nucleare Convenzionale (Scintigrafie e SPET) c’è stato il completo recupero degli esami e una notevole crescita delle prestazioni in favore di utenza esterna. “La medicina nucleare rappresenta una delle eccellenze del nostro policlinico, riconosciuta a livello nazionale ed internazionale. I numeri degli ultimi due anni dimostrano come attraverso una rapida riorganizzazione dei percorsi siamo riusciti ad assicurare, nonostante il Covid, continuità di diagnosi e cura per i pazienti oncologici e interventi diagnostici complessi per i pazienti più fragili”, conclude il direttore generale del Policlinico, Giovanni Migliore.