Di tenore analogo i commenti di Fratelli d’Italia, attraverso Raffaele Fitto e Marcello Gemmato: “Sputare sangue” è un’espressione violenta e minacciosa che specialmente in politica non dovrebbe mai essere utilizzata. Da pugliesi non ci meravigliamo che queste parole le abbia utilizzate proprio Michele Emiliano, che ci ha abituati al suo linguaggio volgare e poco rispettoso, soprattutto nei confronti degli avversari. Quello che ci meraviglia è che il segretario del PD Enrico Letta, invece che prendere subito le distanze da Emiliano al termine del suo intervento, lo abbia addirittura abbracciato. La politica ha diverse posizioni e spesso può avere anche toni forti, ma non può mai tingersi di un linguaggio violento e irrispettoso contro l’avversario. Se queste parole fossero state pronunciate da Giorgia Meloni o da un esponente di Fratelli d’Italia, siamo certi che avremmo ascoltato un fiume di reazioni indignate con tantissimi commenti che avrebbero fatto riferimento all’immancabile linguaggio e comportamento ‘fascista’”.
La difesa di Emiliano si gioca tutta sul piano lessicale: “In riferimento alle dichiarazioni di alcuni esponenti politici che hanno inteso strumentalizzare etichettando come violente alcune parole da me pronunciate questa mattina riguardo l’aspra contesa elettorale che stiamo vivendo, si precisa che “sputare sangue” è una locuzione verbale che il “De Mauro” correttamente contestualizza in “impegnarsi e affaticarsi molto in qualcosa”. Esattamente ciò che la destra in Puglia da diversi anni prova a fare per vincere le elezioni, finora senza riuscirci né per le amministrative né per le regionali”.