“Siamo costretti a fare a meno dell’aiuto offerto dal governo, perché in Puglia non è stata data ancora attuazione alla legge 77 del 2020” Scrive il consigliere Paolo Pagliaro capogruppo del partito “la Puglia Domani”.
Dall’inizio della pandemia si è consigliato di non presentarsi fisicamente in ospedale o dal proprio medico curante in caso di sintomi da Covid-19, e per tanto la legge 77 del 2020 ha istituito la figura dell’infermiere di famiglia e di comunità per offrire una ulteriore assistenza alle famiglie, ma in Puglia sembra che ancora non sia stata attivata.
In una nota inviata dal consigliere regionale Pagliaro, si legge come nonostante l’istituzione della legge, che ha stanziato per la regione Puglia un totale di quasi 32 milioni di euro, il presidente Emiliano non abbia ancora provveduto all’assunzione degli infermieri addetti all’assistenza domiciliare.
“In un momento così drammatico di recrudescenza della pandemia da Covid-19, con il virus che galoppa e sta mettendo di nuovo sotto pressione ospedali e terapie intensive, l’assistenza domiciliare che potrebbero fornire gli infermieri di famiglia e di comunità sarebbe davvero una boccata d’ossigeno per l’assistenza sanitaria regionale.”
La nota del capogruppo di “La Puglia Domani” continua con l’annuncio della presentazione di una interrogazione al presidente della Regione Emiliano per cercare una soluzione al riguardo: “Ho presentato un’interrogazione urgente, diretta al presidente-assessore alla sanità Michele Emiliano, per chiedere in quali tempi la Giunta intenda dare attuazione alla legge nazionale, in modo da utilizzare le somme stanziate per potenziare l’assistenza infermieristica territoriale non solo a favore delle persone con Covid, ma anche dei pazienti con patologie croniche, non autosufficienti e in condizione di fragilità. Lo standard previsto è di 8 infermieri ogni 50mila abitanti: forse insufficiente, ma comunque manna da cielo per l’assistenza domiciliare che, anche a prescindere dalla pandemia, ha bisogno di un poderoso rafforzamento.”
