Ritualità amministrative, prime schermaglie e fiori per le donne, 13 elette su 36, un numero tra il più alto in Italia, ma anche per le 4 assessore della Giunta. Nell’Aula Dalfino s’insedia il nuovo Consiglio comunale di Bari. Il Sindaco Antonio Decaro bissa il mandato con una maggioranza blindata da 24 consiglieri. L’opposizione conta solo un terzo dei presenti in Consiglio, ma ha già dimostrato di essere sfilacciata. A presiedere la seduta è la consigliera anziana Elisabetta Vaccarella del PD. Il primo ordine del giorno è del Movimento 5 Stelle sulla puzza nauseabonda che si respira al San Paolo. La gente del quartiere e alcuni ambientalisti sono arrivati in Consiglio come annunciato per tenere alta l’attenzione sul problema.

Il primo affondo è sempre dei 5 Stelle, che ricordano l’inizio con sospetto, riferendosi alle indagini sul presunto voto di scambio. Il centrodestra attacca sui tempi particolarmente lunghi che hanno portato all’insediamento del Consiglio. A farlo è Filippo Melchiorre di Fratelli d’Italia. Il più critico tra i banchi della maggioranza è Marco Bronzini, al suo quarto mandato. Il decano dell’assise comunale ha puntato il dito contro i 5 mesi di immobilismo che hanno catatterizzato il finire della scorsa legislatura.

Giura Antonio Decaro. “Sarò sindaco di tutti – ribadisce – perché non dovrò ricandidarmi e sento forte la responsabilità di un risultato elettorale con una maggioranza composta da tante persone che hanno sensibilità diverse”. In continuità con il passato è Michelangelo Cavone il Presidente del Consiglio Comunale, eletto con 34 voti e 3 schede bianche, quelle dei 5 Stelle.

Resta da stabilire il nome del vicepresidente. L’opposizione è divisa in due blocchi. Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia da un lato; Dirella, passato per ora nel Gruppo Misto e 5 Stelle dall’altro. Dopo il 6 a 6 delle minoranze e l’astensione della maggioranza, per l’elezione del vicepresidente se ne parlerà alla prossima seduta del Consiglio.