Gli strascichi della visita del ministro dell’Interno Matteo Salvini a Bari non sono finiti. Luigi Cipriani, ex consigliere comunale e responsabile del movimento “Riprendiamoci il futuro”, è passato dalle parole ai fatti.

Le frecciate del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sfociate nella dichiarazione rilasciata alla trasmissione televisiva W l’Italia, in onda su Rete 4, avranno un seguito. Emiliano aveva detto che quello di Cipriani al quartiere Libertà di Bari è un circolo della birra e che potesse avere rapporti equivoci con la criminalità.

“Al fine di salvaguardare la mia dignità – ha detto Cipriani – ho querelato il presidente Emiliano”. La cosa, però, potrebbe avere ulteriori risvolti. “Con i miei legali sto valutando altre due dichiarazioni rilasciate dallo stesso Emiliano e a breve potrebbero essere anche quelle oggetto di querele ai suo danni”.

Ma quali sono gli altri episodi? Il primo risale a luglio scorso. Emiliano, ospite della trasmissione Omnibus, disse che Cipriani è un nazista convinto di cacciare tutti gli stranieri, anche regolari. In una diversa occasione, poi, il Presidente definì Cipriani “istigatore”.

Non è la prima volta che l’ex consigliere sporge querela per rivendicare la propria estraneità ad accuse infamanti. Il precedente risale al 2005, quando l’ex consigliere querelò un quotidiano per l’accusato di aver fatto assumere suo figlio all’aeroporto. Nonostante un primo passaggio favorevole, quella volta Cipriani ritirò la querela dopo un risarcimento di 5mila euro, la metà dei quali servita per le spese legali, mentre con l’altra metà furono aiutare cinque famiglie del quartiere.