Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, è il padrone dell’Acquedotto Pugliese. Lo abbiamo appreso oggi all’esterno della sede dell’ente, quando è arrivato a dare sostegno ai 24 precari che, insieme ai sindacati, pretendono la stabilizzazione.

“Dobbiamo vederci più spesso – ha detto il presidente ai manifestanti – per evitare che nel Consiglio di Amministrazione ci siano …”. Non sappiamo se volesse dire che ci siano persone contrarie a ciò che viene deciso nelle stanze dei bottoni, ma tutto lascia pensare ad una dichiarazione in tal senso. La cosa certa è che non tutti i precari della Regione Puglia, e più in generale i disoccupati di questa amara terra, sono uguali davanti alla legge.

Un gruppo di giovani, per di più addetti al contact center, oltre che ingegneri, ha fatto una selezione pubblica per un’assunzione a tempo determinato e adesso, per una promessa di Emiliano fatta a pochi giorni del voto, avranno un posto a tempo indeterminato nel pubblico impiego. “Punto e basta”, ha detto loro Emiliano, osannato dopo le rassicurazioni.

“Prima che si creino equivoci – ha detto – la Regione Puglia vuole che queste 24 persone siano assunte. Lo vuole per utilità dell’azienda, perché riaddestrare persone che già fanno lo stesso lavoro è una follia”. La vera follia, invece, è fare promesse prima ancora che l’Inps, alla quale la Regione ha chiesto un parere sulla regolarità delle assunzioni, si sia espressa.

“Ovviamente siamo ossequiosi delle leggi – precisa il Presidente -, ma dopo aver esaminato le possibili argomentazioni contro questa stabilizzazione, abbiamo deciso che per noi è possibile. Quindi non appena avremo dall’Inps conferma che la stabilizzazione è regolare, a mia firma, come socio unico di AQP, daremo disposizioni al Consiglio di Amministrazione di procedere alle stabilizzazioni. Punto e Basta”.

Ma poi ci sono anche i precari assunti a giugno scorso che vogliono essere stabilizzati. “Dobbiamo farle tutte”, ha tranquillizzato Emiliano, che a quanti gli facevano notare della scadenza dei contratti a quattro dei precari, ha rilanciato: “Ci occuperemo anche degli altri”. In Puglia, la lezione di oggi è questa, fai una selezione per un lavoro a tempo determinato, protesti, e se il presidente della Regione ti ha nelle sue grazie, puoi sperare nel posto fisso, quello per cui migliaia di pugliesi partecipano a decine di concorsi pubblici.