“L’idea di mettere a disposizione previa ristrutturazione gli immobili pubblici abbandonati e/o beni confiscati alle mafie, trova la nostra condivisione, come Psi Bari accogliamo con favore la proposta del ministro dell’Interno, Marco Minniti, supportata dal Sindaco Antonio Decaro, anche in qualità di Presidente Anci”. Commenta così il segretario dell’Area Metropolitana barese del PSI, Claudio Altini, sulla proposta del Ministro per l’utilizzo dei beni confiscati alla mafia per far fronte all’emergenza abitativa.

“Ci permettiamo però – sottolinea Altini – di proporre un implementazione a tal riguardo. Innanzitutto questa proposta deve vedere come beneficiari sia gli italiani che si trovano in seria difficoltà sia gli immigrati. Suggeriamo di utilizzare gli ospedali e le strutture sanitarie dismesse o dismissibili, già dotati di arredi, di bagni, di cucine e dei vari servizi primari. Sarebbe più immediato e, sicuramente, meno oneroso”.

“Questa soluzione – aggiunge il segretario – avrebbe il vantaggio della capillare diffusione delle ex strutture ospedaliere e della loro ubicazione in aree non periferiche dei comuni.
Così i cittadini potrebbero favorire processi di integrazione e di controllo appunto, per scongiurare degrado e ghettizzazione. Si potrebbe pensare anche di poter impiegare, con accordi con scuole di formazione, i migranti stessi per la ristrutturazione degli immobili, in modo tale da poter già avviare un percorso di riscatto e inserimento nella nostra società”.

“Anche la Regione Puglia deve fare la sua parte – conclude Claudio Altini -. In accordo e confronto con i Sindaci ove vi sia una maggiore presenza di immigrati e, mediante le agenzie Arpa e Ares potrebbe realizzare programmi di ristrutturazione degli immobili ospedalieri dismessi, affinché possano essere destinati in qualche modo, ad un housing sociale destinato a chiunque ne abbia bisogno, fronteggiando così anche l’emergenza abitativa che vede purtroppo un aumentare a causa della crisi.