Il Partito Democratico ha commissionato alla SWG, società di progettazione e realizzazione di ricerche anche in ambito politico, un sondaggio sulla percezione delle candidature e sugli orientamenti di voto alle prossime elezioni regionali. L’indagine quantitativa è stata condotta mediante una rilevazione con tecnica mista, ovvero interviste telefoniche con metodo CATI (Computer Assisted Telephone Interview) e interviste online con metodo CAWI (Computer Assisted Web Interview), all’interno di un campione di 1.200 soggetti maggiorenni residenti in Puglia, stratificato per zona (provincia e ampiezza centro), età e sesso.

Le interviste sono state somministrate nel periodo che va dal 20 al 23 aprile 2015. I metodi utilizzati per l’individuazione delle unità finali sono di tipo casuale, come per i campioni probabilistici. Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall’ISTAT. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di zona, sesso, età, livello scolare e partito votato alle ultime elezioni. Il margine medio d’errore statistico è del 2,8% a un intervallo di confidenza del 95%.

«I dati dell’analisi compiuta da SWG per il Partito Democratico confermano l’andamento tendenziale di tutte le rilevazioni condotte negli ultimi mesi – commenta Domenico De Santis, coordinatore Campagna elettorale Michele Emiliano – ci confortano sulla bontà del lavoro fatto sino a questo momento dal centrosinistra pugliese e ci spingono a impegnarci ulteriormente per il consolidamento del risultato finale. Come è del tutto evidente, una frammentazione del campo del centrodestra renderebbe la competizione meno incerta, ma allo stesso tempo causerebbe la forte disaffezione di una parte consistente dell’elettorato pugliese. Questo potrebbe comportare un’astensione che nessun candidato alla presidenza della Regione Puglia può davvero auspicare e che noi combatteremo in tutti i modi».
«Abbiamo voluto conoscere la posizione dei pugliesi sui principali temi del dibattito politico in questo momento in Puglia attraverso un metodo scientifico – aggiunge – per liberare la discussione dei prossimi trenta giorni da posizioni estreme, demagogiche e non supportate da dati oggettivi su questioni così importanti e delicate sul futuro della nostra Regione. La condivisione di questi dati con l’intera opinione pubblica serve soprattutto a ridurre il tasso di polemiche sterili e a concentrarci sulle soluzioni da adottare concretamente e nell’interesse di tutti».