In redazione è arrivata una mail firmata da Roberto Varricchio, portavoce dei movimenti che sostengono la candidatura di Desirèe Digeronimo. Nella mail inviataci, Varrichio pone 5 quesiti al candidato Decaro. Per lui, e per i lettori, pubblichiamo integralmente quanto ricevuto.

Caro ing. Decaro,
mi scusi se La importuno, ma mi sono risolto a farlo ritenendo che la Sua veste di candidato Sindaco Le ‘imponga’ di essere disponibile ad una civile interlocuzione con qualsivoglia barese. 

Le premetto che sento di frequente parlar bene di Lei da comuni “conoscenti”, in particolar modo da “Oronzo degli accendini”, amabile e caratteristico personaggio che ravviva le strade della nostra Città, il quale, pur affermando che voterà quella che lui chiama “Desirena Digeròm”, non manca mai di aggiungere che “Decaro è un bravo figlio”.
Per cui, Le assicuro che non ho posizioni preconcette nei Suoi confronti, nonostante ritenga che Lei sia in debito con i nostri concittadini di molte risposte.
I quesiti da porLe sarebbero davvero mille e potrebbero riguardare specificatamente i tanti problemi scottanti di Bari. Si sa, però, che, in prossimità delle elezioni, gli esponenti politici diventano munifici elargitori di sogni, capaci di promettere denaro e posti di lavoro a chicchessia.
Purtroppo alla Città non bastano più le evanescenti fascinazioni!
Si tratta, allora, di cinque domande che finiscono inevitabilmente per suonare come atto di accusa nei confronti di un sistema che ha tradito l’attesa della svolta etica e culturale che la “primavera pugliese” aveva promesso.

Quali sono i Suoi reali legami con la vecchia Amministrazione ed in particolare con il Sindaco uscente?
Non Le sarà sfuggito che le cronache degli ultimi tempi narrano le quotidiane peripezie dell’attuale Sindaco, il quale si sta prodigando ad intavolare accordi davvero con chiunque, pur di incassare suffragi in Suo favore.

2. Nonostante il caos venutosi a creare in Città, rivendica ancora la primigenia delle piste ciclabili, alcune delle quali non sono state completate, risultate costose e sbagliate a livello di progettazione e poste in zone non sempre gradite dalla maggior parte della cittadinanza?
Inutile dire che una lodevole intenzione va sempre accompagnata da una buona attuazione. Diversamente, anche una valida idea rischia di diventare una iattura…

3. E ancora, in cosa consisterebbe la Sua diversità dagli altri candidati? Se la sente di assicurare ai cittadini che la Sua figura non è omologa a quella del candidato del centrodestra, dato che entrambi siete comunque espressione della nomenclatura dei tradizionali partiti politici?
Converrà che la contiguità delle posizioni dei Vostri due rispettivi poli di riferimento, da decenni accomunati da un mal camuffato consociativismo, ha penalizzato in termini di mentalità e sviluppo l’intero nostro Paese, soggiogandolo più agli interessi di ‘casta’ che alle effettive esigenze della popolazione.

4. Come giudica l’innegabile fallimento della cosiddetta ‘primavera pugliese’, a chi ne attribuisce le colpe? Si sente in qualche modo anche Lei responsabile?
I recenti dati sulla qualità della vita a Bari sono talmente avvilenti da evidenziare come le due Amministrazioni Emiliano, di cui Lei ha fatto comunque parte con ruoli diversi, non hanno di certo dato lustro alla Città. 

5. Non ritiene opportuno, se non addirittura necessario, dimettersi subito dalla carica di deputato?
Da più parti Le viene chiesto di farlo, in modo da acquietare anche le voci secondo cui Lei si sarebbe candidato obtorto collo alla poltrona di Sindaco di Bari, obbedendo ad un aut aut rivoltoLe dalla direzione del Suo schieramento. È il rispetto, se non altro, del principio di trasparenza, ad imporre che Lei si dimetta senza indugio dalla carica di parlamentare, peraltro acquisita su designazione del Suo partito, in un sistema in cui le preferenze sono state abolite da tempo.

Come avrà avuto modo di notare, si tratta di quesiti che cercano di sussumere le possibili ragioni dell’assenza di appeal della Sua candidatura rispetto ad una parte consistente dell’elettorato. Le considerazioni che accompagnano queste cinque domande sono invece effettivamente  provocatorie, ma comprenderà che esse germogliano spontaneamente sulla falsariga delle domande medesime.
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Concludo salutandoLa cordialmente, sperando di non dover restare – come Bari – per tanto tempo in attesa di convincenti risposte.

Roberto Varricchio.
Portavoce dei Movimenti che sostengono la candidatura di Desirèe Digeronimo a Sindaco di Bari.