Il concerto, dal titolo “Rinascita”, ha chiuso la serie di cinque serate, dopo “Principio”, “Vita”, “Morte” e “Meamprphosis”. Un sestetto di Shoenberg, “La Notte Trasfigurata”, ha aperto l’esibizione. Una storia di perdono e della trasformazione di un sentimento di vergogna che rinasce in amore, narrata dai violini di Cordelia Paw e Denis Kim, le viole di Ana Mba Flores e Ettore Causa e i violoncelli di Simone Drescher e Jonah Kim. A concludere la serata, “La Sagra della Primavera” di Igor Stravinsky, eseguita per due pianoforti dal maestro David Fung, australiano, direttore artistico del festival, e dalla maestra Janelle Fung, canadese. Un brano complesso, tanto che Puccini lo definì come “L’opera di un folle”, ma che si è fatto amare dal pubblico in sala, letteralmente rapito dall’esecuzione dei due maestri.

Così si conclude la seconda edizione del Bimf, un festival di musica classica internazionale fortemente voluto dal maestro barese Fernando Altamura, nella piena soddisfazione del pubblico, che ha fatto registrare il tutto esaurito ad ogni spettacolo, e in quella dei tre direttori dell’evento. «Abbiamo sperimentato qualcosa di nuovo, qui a Bari – ha commentato il direttore artistico, David Fung – e abbiamo avuto successo perché il pubblico ha amato il programma. Ogni anno tentiamo di sperimentare qualcosa di nuovo e quest’anno siamo riusciti a organizzare questi pezzi come già pronti per il successo, riuscendo a ottenere un meraviglioso risultato per la città di Bari»

«Col senno di poi, avremmo dovuto fare due date per ogni concerto – ha aggiunto la dot.ssa Stefania Gianfrancesco, direttore amministrativo del Bimf – ci siamo trovati nella spiacevole situazione di dover mandare indietro qualcuno. Avere il “tutto esaurito” per cinque serate su cinque, ci fa capire che stiamo andando nella direzione giusta».

Soddisfatto anche il maestro Fernando Altamura, ideatore e direttore esecutivo del Bimf: «Io sono contentissimo di come è andato il Festival: dal punto di vista degli artisti, che hanno fatto delle performances impeccabili come noi ci aspettavamo, e dal punto di vista dei programmi, che hanno funzionato in una maniera perfetta. Abbiamo ideato questo pacchetto artistico che è stato trasmesso esattamente per come lo avevamo ideato. Non c’è stata nessuna impurezza nel mezzo».

9 giugno 2013

Pasquale Amoruso