Tutta opera di Forza Nuova, il partito che da alcuni giorni sta conducendo una vera e propria battaglia contro l’unico ministro di colore dell’attuale esecutivo di Palazzo Chigi. Una specie di azione dimostrativa davanti alla sede provinciale del partito nel capoluogo pugliese e non solo.

I blitz di Forza Nuova, dal sapore quasi sempre reazionario, stanno toccando diverse città. Il motivo scatenante è stato l’episodio di cronaca che ha visto sabato scorso il 31enne ghanese Mada Kabobo uccidere a picconate tre persone a Milano, nel quartiere Niguarda. In diverse città italiane proprio Forza Nuova ha firmato diversi striscioni con la scritta “Consegnateci Kabobo”. Sull’episodio indaga la Digos della Questura di Bari.

A dare l’allarme ai carabinieri, verso le 2 della notte scorsa, sono stati proprio alcuni esponenti dei Giovani Democratici i quali, in un comunicato, riferiscono che al momento dell’azione dimostrativa si trovavano all’interno della stessa sede.

“Non si tratta – è scritto nel comunicato – di un atto ignoto e isolato. Forza Nuova ha rivendicato l’azione dimostrativa eseguita in varie città d’Italia. A questo vile atto, di intolleranza e odio, noi rispondiamo con la fermezza di chi non si lascia intimidire di fronte alla più plateale manifestazione di ignoranza. Accusare il ministro per l’Integrazione, per un gravissimo fatto di cronaca, come ne avvengono purtroppo a decine, anche per mano di nostri connazionali disperati, è anzitutto ignobile nei confronti della memoria di quei morti. Non possiamo che prendere atto – concludono i Giovanni Democratici – di un ritorno di metodi e intimidazioni di chiaro stampo fascista, a cui tutti i cittadini, tutti i movimenti e i partiti, che hanno a cuore i valori e i principi che hanno portato alla nascita della nostra Repubblica, devono rispondere con una sola voce. Ad essere attaccata ieri, non è stata una sede di Partito, ma l’idea di democrazia che regge il nostro Paese”.

Carmen De Benedictis